A seguito dell’affissione in alcune zone della città di diversi manifesti, alcuni dei quali raffiguranti una lupara e una pistola su sfondo chiaro, con uno slogan con la scritta “Più sicurezza” e a margine dei manifesti, i sedicenti mandatari dal nome “Mafia, un altro mondo”, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue. I manifesti si prestano ad essere male interpretati, nel senso che guardandoli non è dato di capire se siano a favore o contro la mafia, e comunque possono essere considerati offensivi verso l’opinione pubblica e i cittadini per il loro inquietante contenuto, in quanto paiono inneggiare alla criminalità organizzata e trasferiscono un messaggio negativo nei confronti delle istituzioni. D’intesa con la Questura dunque, l’Amministrazione ha concordato di oscurare senza indugio i manifesti, al termine dei rilievi attualmente in corso da parte della Polizia Scientifica per le conseguenti segnalazioni all’autorità giudiziaria. Il Comune precisa che l’attività di affissione dei manifesti non è gestita direttamente ma tramite un concessionario sul quale grava tutta la responsabilità civile e penale connessa alla sua attività. Ricordiamo che la provocatoria campagna shock consisteva in cartelloni pubblicitari comparsi sui muri della città, con una lupara e una pistola su sfondo chiaro, con uno slogan inequivocabile: “Più sicurezza”. A lato i presunti mandatari : “Mafia, un altro mondo”. Ai manifesti si aggiungono i messaggi audio in onda in questi giorni sulla nostra emittente. Una campagna che insieme ai cartelloni pubblicitari sta suscitando le stesse polemiche. Dopo che il Comune ha ordinato la rimozione dei manifesti, sulla questione interviene il Siap sindacato Italiano appartenenti alla Polizia che riconsidera l’iniziativa di pessimo gusto . Sandro Chiaravallotti presidente provinciale del Siap invita gli autori della provocazione a creare nuovi cartelloni positivi e contro la mafia.