Si è tenuta nei giorni scorsi la seconda riunione della Fabbrica di Nichi di Bobbio-val Trebbia sorta in città lo scorso 18 dicembre. La Fabbrica si presenta come un luogo di scambio e aggregazione per discutere criticamente e offrire soluzioni alternative al presente e al futuro del territorio e della comunità della val Trebbia e delle Terre Alte delle 4P. In quest’ottica, due sono per ora i progetti su cui si propone di articolare le proprie attività future. Il primo, “Informazione e dibattito. Questioni di vita e di cuore”, vuole proporsi sia come momento di formazione interna per i membri della Fabbrica con riunioni tematiche con la partecipazione di esperti del settore che si vuole trattare e sul quale si vuole intervenire, sia come serie di azioni di informazione esterna dirette ai cittadini, affiancando ai mezzi classici di informazione anche quelli più diffusi tra i giovani. Per essere così in grado di coinvolgere le “forze migliori” della valle in dibattiti che non abbiano esclusivamente il carattere di conferenza, ma possano giungere ad una elaborazione capace di modificare il modo di affrontare la tematica specifica dello sviluppo – culturale, economico, sociale, territoriale – della città e della valle tutta. In questo senso si muove la partecipazione con altre Associazioni agli incontri dell’Osservatorio permanente per lo sviluppo della val Trebbia. Già avviato è il secondo progetto -“100% val Trebbia. La valle vera”- che ha già visto alcuni volontari della Fabbrica scendere in strada per monitorare il disagio delle persone, cogliere problemi, ascoltare dai cittadini proposte e soluzioni per il futuro. Tutto si svolge mediante un questionario e si allargherà nei prossimi mesi a molti comuni della valle. I volontari sono andati a bussare alle porte di cittadini, commercianti, agricoltori, insegnanti e artigiani ecc. per chiedere loro di indicare aspetti negativi e positivi dei loro luoghi di residenza e del territorio tutto della valle ed eventuali proposte per migliorarlo anche alla luce dei bilanci dei rispettivi Comuni. La fabbrica raccoglierà le opinioni dei cittadini in un video che sarà promosso tramite proiezioni pubbliche, canali internet e social network.