Formazione, esercitazioni e reclutamento di volontari. Sono queste le tre parole chiave emerse dall’incontro che, nei giorni scorsi, si è tenuto in municipio a Ottone tra la giunta del Comune dell’alta Valtrebbia, capitanata dal sindaco Giovanni Piazza, e l’assessore provinciale alla Protezione civile Massimiliano Dosi. Presenti all’incontro ottonese anche il presidente del coordinamento volontariato provinciale di Protezione civile Leonardo Dentoni, il dirigente dell’ufficio provinciale di Protezione civile Giuseppe Bongiorni e il responsabile dell’ufficio stesso Fabrizio Marchi, oltre a alcuni giovani volontari del gruppo comunale di Protezione civile di Ottone.
Sul tavolo dell’incontro la gestione e l’organizzazione del Com, il Centro operativo misto di Protezione civile che ha sede nel Comune di Ottone; dal vertice è emersa la necessità di reclutare volontari, non solo nel Comune di Ottone ma anche nelle realtà limitrofe di Zerba e Cerignale, per creare un unico gruppo che possa operare sui tre territori, dal momento che Ottone è la realtà di riferimento dei tre Comuni dell’alta Valtrebbia. Si è concordato, quindi, di provvedere a effettuare con gli altri Comuni vicini un censimento di possibili volontari; con i sindaci di Zerba e Cerignale, tra l’altro, si è già provveduto a confrontarsi su questa tematica in sede di Comunità montana. Si è deciso di dare impulso al sistema del volontariato organizzando nel periodo fine maggio-inizi giugno una tre giorni di formazione e informazione, con relative esercitazioni pratiche finalizzate all’addestramento del gruppo di volontari presenti e per una dimostrazione divulgativa alla popolazione. L’incontro si è concluso con un sopralluogo alle strutture presenti nel capoluogo finalizzate al sistema della protezione civile, campo sportivo per atterraggio elicotteri, scuola media per eventuale ricovero accoglienza, centro comunale per struttura operativa centro radio e magazzini comunali.
“Sono soddisfatto dell’incontro – ha commentato il sindaco di Ottone Giovanni Piazza – perché rappresenta un ulteriore passo verso la gestione e il coordinamento delle attività di Protezione civile dell’alta Valtrebbia. In più occasioni ho visto all’opera tanti volontari ottonesi, ad esempio per il problema della galaverna nel dicembre scorso, persone armate di buona volontà che hanno dimostrato di essere davvero vicine ai bisogni e alle necessità della collettività. Da sempre mi prodigo per far passare il messaggio che nei territori come il nostro sia indispensabile l’apporto dei volontari, diversamente saremmo troppo vulnerabili; gli ottonesi hanno sempre dimostrato grande sensibilità verso queste tematiche e l’evento che organizzeremo in giugno rappresenterà un’importante occasione per fare formazione, migliorare e approfondire argomenti indispensabili per la corretta gestione delle diverse attività di protezione civile, con particolare attenzione allo spegnimento e alla prevenzione di incendi boschivi, oltre alla ricerca dei dispersi e al soccorso fluviale”.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore provinciale alla protezione civile Massimiliano Dosi. “L’amministrazione provinciale – ha spiegato – ha puntato molto in questo mandato amministrativo sulla protezione civile e intende perseguire nel massimo impegno. E’ nella diffusione del sentimento dei valori di protezione civile insieme a quello della solidarietà che si raccolgono quelle adesioni necessarie a maggior ragione nei territori montani più vulnerabili alle situazioni critiche ed emergenziali”. L’assessore Dosi ha colto l’occasione per comunicare che saranno svolti altri incontri in particolare con i comuni sedi di COM che, ricorda, sono in totale 11 ubicati in modo da coprire uniformemente il territorio.
“Cerchiamo volontari che abbiano voglia e tempo per dedicarsi all’attività – ha precisato Dentoni –. In montagna la densità abitativa assai inferiore rispetto alla pianura è un ostacolo al reclutamento delle persone. Proprio per questo motivo da qualche tempo, su input delle istituzioni, stiamo puntando sulla sensibilizzazione. L’obiettivo è portare ai cittadini la massima informativa sulle possibilità di aiuto alla comunità. A Ottone il sindaco si è fatto promotore di un’azione di vasto coinvolgimento e ci ha espressamente richiesto un supporto per la costituzione e la formazione di un gruppo di volontari che potranno avvalersi di alcune strutture già attive e di attrezzature disponibili. Un presidio di protezione civile in alta Valtrebbia garantirebbe maggiore velocità di intervento in quei luoghi e un’evidente diminuzione dei rischi. Penso agli incendi, un’equipaggio in loco assicurerebbe sorveglianza continua e, in caso di emergenza, maggiore rapidità e, quindi, efficacia nell’intervento”.