Cartelloni shock lungo le strade con le immagini dei giovani morti in incidenti stradali e slogan contro le stragi in auto.
La proposta è di Leda Novara, madre di Cecilia Modenesi, la giovane scomparsa in un tragico incidente stradale alle porte di Borgonovo insieme all’amica Laura Facchini il 22 aprile 2007. La madre della ragazza, con il marito Fausto Modenesi, hanno incontrato questo pomeriggio il presidente della Provincia Massimo Trespidi nel suo ufficio di via Garibaldi. Il presidente, “come insegnante e come padre”, si è fatto personalmente promotore del colloquio per valutare azioni comuni di prevenzione e contrasto a “un fenomeno – è stato rimarcato a più riprese dai coniugi – come quello delle vittime della strada da bollettino di guerra”. Padre e madre della ragazza scomparsa si sono detti pronti a mettere a disposizione le foto della figlia a servizio di una campagna di prevenzione che preveda l’installazione di pannelli ai lati delle carreggiate con le immagini dei giovani deceduti in auto. “Contro queste morti serve una strategia ‘da pugno nello stomaco’ – ha rimarcato Novara – serve far passare chiaramente, anche con messaggi forti, l’idea che ci si può divertire senza bisogno di sballo”.
Il presidente Trespidi ha chiesto di essere socio dell’associazione dei genitori delle vittime “Tvbxs”, nata a seguito della drammatica scomparsa di Cecilia e Laura. L’acronimo sta per “Ti voglio bene per sempre”, messaggio che le due amiche si scambiavano su un diario comune. Oggi quel “Tvbxs” campeggia su alcuni portachiavi che i due genitori hanno messo a disposizione di ragazzi nel corso di cinque iniziative di prevenzione e contrasto lanciate negli anni passati a Borgonovo e Pontenure. E proprio da nuove iniziative si intende ripartire, aprendo alle scuole, con incontri informativi e di sensibilizzazione in tutta la provincia. Trespidi si è messo a disposizione per avviare – di concerto con l’associazione (tra i cui soci figurano anche altri genitori) e l’assessore provinciale Andrea Paparo – un progetto specifico che coinvolga gli istituti superiori del territorio. L’idea è portare ai ragazzi le drammatiche esperienze dirette dei genitori che hanno perso i propri figli. Il presidente della Provincia – accogliendo le richieste della madre per un “massimo coinvolgimento degli studenti” – ha pensato di “partire dalle scuole superiori della città per poi allargarsi a tutta la Provincia”.
Leda Novara ha proposto di portare a Piacenza anche alcuni spettacoli teatrali che mettono in scena il dolore dei genitori e il dramma di “assurde perdite”. L’idea è venuta, qualche tempo fa, ad alcune compagnie del Nord Italia, la cui presenza verrà presto richiesta anche a Piacenza.
Come ha detto Fausto Modenesi: “Vogliamo fare tutto il possibile per guardare a viso aperto i nostri ragazzi, coscienti che stiamo facendo il massimo per prevenire le assurde stragi del sabato sera”.
Modenesi ha citato monsignor Tonini: “Serve una coscienza netta. I genitori devono cioè avere la coscienza pulita nei confronti dei nostri ragazzi, consapevoli di aver battuto tutte le vie possibili della prevenzione”. Condivisa l’opinione di Trespidi secondo cui “il tema della sicurezza sulle strade non attiene solo ed esclusivamente ai giovani, ma soprattutto agli adulti che hanno evidenti responsabilità e doveri nei confronti dei ragazzi. Sono gli adulti a dover offrire ai giovani un ‘esempio etico’ e una nuova coscienza della sicurezza”.