“Il Ministero di Grazia e Giustizia ha stanziato 23mila euro per la riparazione di una caldaia del carcere delle Novate”. A darne comunicazione è la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, che nei giorni scorsi – anche su sollecitazione del garante dei detenuti Alberto Gromi – ha incontrato il ministro Angelino Alfano per sottoporre alla sua attenzione la situazione critica della casa circondariale di Piacenza. “Quello concesso dal Ministero – spiega la De Micheli – è un finanziamento finalizzato a tamponare l’emergenza che si è venuta a creare nelle settimane passate e che ha avuto pesanti ripercussioni sulle condizioni dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria, non è certo un intervento risolutivo”. “Gli apparati e gli impianti di riscaldamento delle Novate necessitano – rammenta la parlamentare del Pd – interventi drastici di ristrutturazione, per questo è fondamentale che il Ministero mantenga gli impegni presi nei mesi passati e che nell’ambito dei lavori di ampliamento della casa circondariale e di realizzazione del nuovo padiglione, siano eseguite le opere di manutenzione straordinaria anche sull’attuale edificio, fortemente volute dalla direttrice Caterina Zurlo”. “In particolare – spiega – faccio riferimento alla lettera inviata al Comune di Piacenza, in data 16 marzo 2010, in risposta alle sollecitazioni del sindaco Roberto Reggi, dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: nella missiva si parla di opere di integrazione e adeguamento inerenti gli apparati impiantistici della centrale tecnologica del carcere da eseguire nel contesto dell’intervento relativo alla realizzazione del nuovo padiglione detentivo”. “Nell’esercizio del mio ruolo di parlamentare – conclude la De Micheli – vigilerò che vengano realizzate puntualmente tutte le opere programmate per l’ammodernamento della struttura delle Novate, finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei detenuti e di tutti gli operatori al lavoro nel carcere. Auspico che anche gli altri parlamentari piacentini e tutte le istituzioni locali facciano altrettanto”.