Il nucleare “non serve all’Italia”. Presentato con questo slogan stamane il comitato referendario piacentino per far votare si al Referendum contro il nucleare che si terrà entro il mese di giugno. Secondo il comitato il nostro Paese ha una potenza elettrica installata di piu’ di 100.000 megawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 57.000 megawatt. Ma il nucleare non ridurrebbe neanche la dipendenza energetica dall’estero, perché’ l’Italia sarebbe costretta ad importare l’uranio, oltre alla tecnologia e ai brevetti.
Inoltre è stato presentata anche la campagna referendaria per i 2 Si per l’acqua bene comune. L’acqua deve rimanere pubblica secondo il comitato perché è l’essenza della vita. I promotori inoltre hanno avanzato due richieste al governo: quella di un immediato provvedimento di moratoria sulle norme che vogliono privatizzare l’acqua almeno fino al voto referendario e quella di accorpamento della scadenza referendaria con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.