Magnelli (Pd): “150° anni Unità d’Italia, occasione di riflessione per il mondo politico”
Il 17 febbraio ai Filodrammatici iniziativa del Partito Democratico
“Ci sono date della storia che si fanno spazio nella memoria collettiva di un Paese. Il 25 aprile 1945 è una di queste date. La liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista, grazie al lavoro di tanti custodi della memoria, è così diventato un componente stabile del paesaggio di valori di molti Italiani.
Il 17 marzo 1861, l’Italia è diventata uno stato unitario. Prima di allora era un mosaico di territori divisi, deboli e indifesi. Per questo l’Italia è stata per secoli preda elettiva delle maggiori potenze europee. Dopo il 1861 questa situazione è radicalmente cambiata. Tanto che questa data rappresenta sia un punto d’arrivo, la conquista di un’unità tanto a lungo inseguita, sia il punto di partenza di un lungo processo storico che ha portato, attraverso innumerevoli tappe, al 1 gennaio 1948, quando entra in vigore la Costituzione Italiana, atto fondamentale nella costruzione dell’identità della nostra Nazione.
Eppure la data del 17 marzo 1861 non ha conquistato il posto che le spetta nella coscienza collettiva degli Italiani, condividendo così il destino dell’intero Risorgimento, per molti dei nostri connazionali solo un vago ricordo di un capitolo di manuale studiato alle scuole medie e o a quelle superiori.
Oggi, finalmente, ci viene offerta l’opportunità di riparare a questa colpevole rimozione. Cade infatti quest’anno il 150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia e dobbiamo augurarci che tale amnesia sia definitivamente superata.
Bisogna riconoscere che da qualche mese, anche nella nostra città, la questione ha avuto modo di entrare a far parte del dibattito culturale grazie ad alcune iniziative, appunto di taglio storico e culturale, che hanno affrontato alcuni aspetti del nostro Risorgimento.
E non vi sono dubbi che, il mese prossimo, all’avvicinarsi della data da commemorare, molte istituzioni celebreranno l’evento nell’ambito delle competenze che sono loro assegnate.
Se dunque la cultura e le istituzioni faranno la loro parte, resta da decidere che ruolo debba assumere in questa vicenda un terzo attore che non può rimanere neutrale. Mi riferisco alla politica e segnatamente ai partiti politici. Ai quali non può sfuggire l’importanza dell’occasione che viene loro offerta per inserire l’operatività quotidiana, l’attenzione al presente, gli interessi attuali della gente in un quadro più ampio che aumenti lo spessore delle fondamenta su cui poggia il loro agire.
Ogni partito politico sostiene di avere un progetto per l’Italia, di avere cioè un disegno strategico che traccia le linee del futuro del nostro Paese. Un partito politico che non dica la sua in modo credibile e serio sul tema dell’unità d’Italia e non faccia propri i valori scaturiti da quell’esperienza non ha e non avrà le parole per fare un progetto per l’Italia. In definitiva, non avrà i titoli per governare l’Italia.
Il PD ha un suo punto di vista preciso sulla questione e vuole condividerlo con i cittadini italiani. E questo succede anche a Piacenza. Il 17 febbraio alle ore 18 al Teatro dei Filodrammatici il PD chiamerà i piacentini a riflettere su questo tema. Lo farà da partito politico, con il dovuto rispetto alle verità della storia, ma con la necessaria attenzione a quell’opera di intermediazione tra cittadini e valori che è parte costitutiva del compito di un partito. Con lo sguardo rivolto al futuro dell’Italia, ma con i piedi ben piantati sulle solide fondamenta costruite dalla storia.”
Mario Magnelli
responsabile forum cultura PD provinciale