Le Figlie di S. Anna, presenti con loro case in tutti i continenti, anche nel corrente mese di febbraio propongono, come è ormai consuetudine, un mini progetto per la loro attività missionaria. La congregazione, fondata a Piacenza dalla beata Rosa Gattorno e presente nella nostra città, oltre che con la “casa madre”, anche con la sede provinciale competente per l’Italia, sono impegnate attualmente nella costruzione di una “Casa di accoglienza” a Koithoorkonam, un villaggio del Distretto di Trivandum (Kerala-India), città che conta circa 745.000 abitanti.
Il villaggio è molto povero; la maggior parte degli abitanti vive di pesca e di agricoltura. Si convive con tante malattie che, per non poterle affrontare con cure adeguate, portano alla morte lasciando tanti orfani. Si aggiunge poi l’AIDS con le sue tragiche conseguenze: famiglie distrutte sia per la morte che sopraggiunge a chi è contagiato, sia per la paura della malattia stessa, situazione che per gli orfani anche se non positivi, sono temuti e considerati come fonte di contagio.
Per quelli di HIV positivo esistono già centri di aiuto specifico, invece sono a rischio tante altre ragazze che rimangono orfane ma non sono “positive”. Esse sono terribilmente temute e perciò abbandonate. I dintorni dei suddetto villaggio soffre questa terribile realtà alla quale si vorrebbe rispondere.
Le Figlie di Sant’Anna sono presenti in Trivandum dal 1995 dedicandosi alla promozione umana, all’aiuto alle famiglie, all’educazione mediante scuole materne, una scuola elementare, gruppi giovanili, assistenza sanitaria in ospedali e in un centro per malati di AIDS e TB e mediante attività pastorali.
Per far fronte a questi e ad altri problemi sociali di questa comunità le Figlie di Sant’Anna sono impegnate nella costruzione di una nuova “casa accoglienza” per la quale stanno chiedendo anche l’aiuto dei piacentini. Chi volesse contribuire può rivolgersi alla sede della congregazione in Stradone Farnese 49, Piacenza.