Dopo lo scandalo dei tesseramenti coatti il sindacato aveva promesso controlli inflessibili ma qualche lacuna sembra permanere. Una signora di Fiorenzuola, mai iscritta al sindacato si era vista trattenere dalla pensione una percentuale per l’adesione a Cgil-Spi. Dopo la disdetta avvenuta nella metà del 2010 nulla però è cambiato. La famiglia ha così contattato un legale il quale ha formulato una sorta di ultimatum per iscritto. Il segretario provinciale di Spi Tamer Favalli aveva recentemente restituito agli iscritti inconsapevoli i soldi ricavati dalle tessere false per un totale di oltre 20mila euro.