La situazione del mercato vinicolo, i controlli di Valore Italia e la presentazione del decreto del novembre 2010 riguardante i Consorzi di tutela, sono stati i punti principali approfonditi dalla Commissione Vitivinicola di Coldiretti Piacenza, riunitasi nei giorni scorsi con il coordinamento del responsabile Achille Bertè.
“Per quanto riguarda il mercato soprattutto per i vini rossi, la crisi che ha colpito il comparto potrebbe portare ad avere giacenze nelle cantine; sarà pertanto necessario, a fine campagna vendite, ha sottolineato Bertè, valutare possibili iniziative di interventi per evitare di appesantire un mercato già in difficoltà, causando una diminuzione ulteriore dei prezzi. Occorre, inoltre, maggiore attenzione e controlli effettivi nei vini bianchi e nell’ortrugo, in particolare”.
Un altro punto importante, su cui la commissione si è soffermata a lungo, è l’aspetto delle verifiche da parte della società Valore Italia; le criticità principali sono legati ai tempi del rilascio dei certificati, (circa 20 giorni rispetto ad un’ordinarietà di 8 giorni); questo ha causato difficoltà enormi. “Nel periodo natalizio, ha ribadito un membro della commissione, abbiamo perso diversi ordini perché Valore Italia non ci ha rilasciato i certificati nei tempi previsti, ed in un periodo di crisi come questo non possiamo certo permettercelo. Non riusciamo a comprendere le motivazioni, anche perché nelle province contermini i tempi sono 7-8 giorni”.
Un altro aspetto critico è legato all’eccessiva burocratizzazione e rigidità relativa alle verifiche cartacee e documentali, rispetto all’operato di Valore Italia in territori limitrofi.
“Proprio per questo, ha sottolineato il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano, abbiamo incontrato recentemente i responsabili di Valore Italia per ribadire i punti di criticità già a suo tempo evidenziati e confermati, peraltro dalla stessa commissione vitivinicola.
Il nostro impegno sarà di controllare effettivamente che la disponibilità dimostrata in quella occasione da Valore Italia, fornisca risposte concrete e soluzioni per le nostre aziende. Verificheremo, quindi in tempi brevi i risultati, perché non possiamo permetterci che un comparto fondamentale per il territorio, venga messo in difficoltà dalla burocrazia”.
Un altro aspetto analizzato è il recente decreto relativo ai Consorzi Vini. “Per la valorizzazione del settore, ribadisce Bertè è indispensabile la rivisitazione profonda dell’ ente. E’ necessario ogni sforzo per un effettivo rinnovamento; il nostro obiettivo dovrà essere quello di un consorzio rappresentativo che concretamente riesca ad essere l’espressione dell’intera vitivinicoltura del territorio piacentino e che svolga quell’azione di promozione che non possiamo più rimandare o delegare”.
“Ogni soggetto della filiera, conclude Albano, deve assumersi le proprie responsabilità, facendo tutto ciò che gli compete affinché la vitivinicoltura piacentina ottenga i meritati riconoscimenti. Coldiretti, come più volte ribadito, intende governare questo settore e denunciare, attraverso critiche costruttive e propositive le situazioni che ormai sono diventate insostenibili. Qui c’è davvero in gioco il futuro, non solo della collina, ma anche dell’immagine dell’intero territorio”.