Sposare le taglie dalla 44 in su, una delle proposte, sicuramente la più provocatoria, arrivate ieri dal Consiglio comunale per sostenere le iniziative e le cure dei disturbi derivanti dal comportamento alimentare come anoressia e bulimia, «prima causa di morte per le donne tra i 15 e i 25 anni». A lanciarla è stata la consigliera Giovanna Calciati (Pd), una delle promotrici (insieme con Giulia Piroli, Lucia Rocchi e Lucia Girometta) di una mozione votata all’unanimità dall’aula di Palazzo Mercanti. Un dibattito che ha appassionato i consiglieri di tutti gli schieramenti, soprattutto un dibattito che ha acceso i riflettori sui rischi, soprattutto per le donne, di patologie forse troppo spesso trascurate. E così ieri la politica, a parte un nuovo bisticcio Carlo Mazza- Calciati avvenuto su questioni procedurali, ha voluto dare un segnale affinché «il sindaco e la giunta sostengano le attività dell’Unità Operativa Nutrizione Clinica dell’Ausl e le iniziative di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare come quella avviata dall’associazione Puntoeacapo e di attivare forme di collaborazione per la realizzazione di attività di prevenzione come quella del Bollino blu». L’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palladini, nell’allinearsi alla “battaglia” delle colleghe, ha ricordato come questi disturbi «si stanno allargando sempre di più alle fasce adulte». Alcuni numeri: all’interno del percorso di recupero previsto dall’Ausl (con psicologi, psicologi infantili, psichiatri, dietisti) ci sono 148 persone in carico (5 maschi e 143 femmine), 60 minori, 42 sono i nuovi casi emersi nel solo 2010 e 15 sono i ricoveri». ha detto Giulia Piroli. Ma alla discussione, in cui ci sono stati anche attimi di commozione in chi ha ricordato casi vissuti in prima persona, hanno partecipato numerosi consiglieri sviscerando i vari aspetti del problema, compresi quelli culturali, relazionali e quelli di educazione: Carlo Mazzoni, Lucia Girometta, Edo Piazza (che ha focalizzato l’attenzione sull’importante ruolo che debbono svolgere gli organismi scolastici), Stefano Frontini, Marco Tassi, Benedetto Ricciardi, Lucia Rocchi, Claudio Ferrari, Giampaolo Crespoli, Gianni D’Amo. Tutti concordi senza “se” e senza “ma”. Crespoli e Mazzoni hanno toccato l’aspetto della responsabilità politica, ricordando che forse si poteva «affrontare la questione anche in termini economici», ossia inserendo nel bilancio 2011 fondi ad hoc. Il voto ha poi messo tutti d’accordo.