Anche i musei piacentini fanno i conti con i tagli ai contributi regionali

Da Bologna stanziamenti ridimensionati, la regione: “no a tagli lineari. assegnazioni sui progetti”. parma: “tassello imprescindibile nella promozione territoriale”.

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In tempi di diminuzione di risorse i musei dell’Emilia Romagna di proprietà degli enti locali (nel piacentino sono 12) dovranno vedersela con un netto ridimensionamento delle assegnazioni regionali e con il taglio degli stanziamenti dedicati ai restauri. Nel complesso si parla di circa 1 milione di euro da suddividere per le nove province. Per avviare la concertazione in vista della suddivisione delle risorse, dirigenti e funzionari della Regione hanno intrapreso un tour nelle Province.

Ieri mattina è stata la volta di palazzo Garibaldi. Al tavolo dei relatori: l’assessore Maurizio Parma, la responsabile servizio musei della Regione Laura Carlini e il dirigente della Provincia Luigi Redaelli. Istituzioni e responsabili di servizio hanno illustrato le novità in tema di finanziamenti per il 2011, secondo anno della programmazione triennale 2010-2012. Mancando le risorse per sostenere attività di restauro, l’Istituto per i beni culturali della Regione suddividerà il milione di euro a budget (cifra riferita all’intero territorio regionale) in due capitoli, rispettivamente di 550mila e di 450mila euro. Il primo finanzierà i piani provinciali (le spese di investimento deliberate dalle Province), il secondo gli interventi diretti (catalogazione). Nel caso dei piani provinciali il contributo regionale oscillerà dal 25 al 70 per cento, ma solo per opere oltre i 10mila euro. Vista la necessità di individuare delle priorità, Carlini ha annunciato che “la Regione procederà alle assegnazioni sulla base della progettualità. Non faremo tagli lineari, ma ottimizzeremo le risorse”, invitando i Comuni che hanno più musei a individuare delle necessità prioritarie. Redaelli ha sottolineato come – analizzando le richieste del 2010 – in molti casi ci si trovi di fronte a stralci di interventi. Viste le ristrettezze di bilancio molti municipi hanno scelto di “scomporre” gli interventi in più parti, facendone oggetto di successive richieste di finanziamento. Gli esempi della politica dei “piccoli passi per grandi risultati” sono parecchi in provincia. Ne è stato elencato qualcuno: palazzo Farnese nel 2010 ha proceduto nell’opera di rinnovo dell’illuminazione, il Museo civico di storia naturale sta curando il potenziamento dei servizi, il museo geologico “Giuseppe Cortesi” di Castellarquato ha presentato il primo stralcio di due progetti rivolti alle sezioni geopaleontologiche e alle attività didattiche, il parco archeologico di Travo si avvia verso un assetto definitivo. La Galleria Ricci Oddi sta rinnovando gli spazi per il pubblico e approntando allestimenti per gli artisti piacentini.

“L’impegno della Provincia e dei Comuni è massimo – commenta l’assessore Parma – siamo consapevoli che i musei sono un tassello importante e imprescindibile – sotto il profilo culturale – per la promozione e valorizzazione del territorio”.

Altre novità emerse: nel corso del 2010 hanno fatto il loro ingresso in Emilia Romagna 21 nuovi musei di qualità, portando il numero complessivo delle strutture con “bollino blu” a 130. I direttori di 78 di questi sono stati ufficializzati negli ultimi 3 anni. Per quel che riguarda il territorio piacentino è stata annunciata la data della notte dei musei: l’appuntamento è per il 14 – 15 maggio.