I dati Istat rivelano infatti una tendenza differente rispetto a quella espressa nella classifica del Sole 24 Ore che mostrava Piacenza al 12esimo posto tra le città maggiormente colpite dal caro vita. In realtà, spiega la nota dell’Ufficio Comunale di Statistica, il rincaro dei consumi è aumentato dell’ 1,8 per cento rispetto all’anno scorso, mentre invece la tendenza nazionale vede una media del 2,1 per cento. L’assessore Tarasconi aveva criticato la classifica del quotidiano economico sostenendo che i dati presi in esame fossero inerenti non ai costi dei prodotti di consumo bensì alla spesa complessiva, la quale però non tiene conto della scelta d’acquisto dei piacentini i quali molto spesso preferiscono la qualità al risparmio. Novità invece per quanto riguarda il paniere 2011 nel quale rientrano prodotti di consumo fino ad oggi esclusi come il cibo etnico, soprattutto consumato nei fast food, e abbigliamento da palestra per donna, ad indicare anche diverse tendenze culturali della nostra collettività.