“Non c’è alcun motivo per prorogare ulteriormente il pagamento delle quote latte; significherebbe danneggiare gli allevatori che hanno creduto nello Stato e si sono messi in regola affrontando duri sacrifici economici”, così il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi e il presidente dell’Associazione Piacentina Latte Fabio Minardi, commentano in modo deciso e senza mezzi termini le richieste di alcuni esponenti politici nell’ambito dell’approvazione del decreto “Milleproroghe”.
“La motivazione della crisi agricola è solo una scusante per continuare a giustificare chi non ha osservato la legge e questo non lo tolleriamo più, prosegue Bisi; le occasioni per regolarizzare le loro posizioni agli splafonatori sono state già offerte e ora non possiamo più pensare di voler favorire gli interessi di pochi imprenditori, che hanno agito nella illegalità, in cambio dell’interesse generale della maggioranza degli allevatori, che hanno lavorato onestamente e nella legalità. Abbiamo già ribadito più volte che la legge deve essere uguale per tutti e non accettiamo che qualcuno possa cercare altre soluzioni o escamotage per non pagare”.
“Noi, conclude Minardi, vogliamo e dobbiamo tutelare chi ha lavorato per regolarizzare la propria posizione, acquistando le quote e investendo nel settore. Sono questi gli allevatori che l’Italia deve tutelare”.