Consegna riconoscimento all\’Associazione Schola Cantorum di Podenzano

Sarà consegnato questa sera il riconoscimento all’Associazione Schola Cantorum per la partecipazione al Tavolo Nazionale per la Promozione della Musica Popolare ed Amatoriale, una manifestazione richiesta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali istituita nell’ambito dei festeggiamenti per 150 anni dell’Unità d’Italia. L’Associazione Schola Cantorum di Podenzano è stata invitata per l’occasione proprio ad aprire il Consiglio con canti appropriati e verrà data lettura di una breve presentazione dell’Associazione.

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La Schola Cantorum della parrocchia di Podenzano nasce negli anni ’40 con l’arrivo a Podenzano del sacerdote don Rino Faccioli, curato della parrocchia per tanti anni.

Fondò la Corale, allora veniva chiamata così, a voci miste. Don Faccioli suonava l’organo mentre il maestro podenzanese Giuseppe Fiocchi (Pino) si dedicò alla direzione. “I cantur e al cantareini”, come venivano chiamati, erano preparati dalla maestra Iose Maserati di Casa Terra, maestra di musica. I cantori spesse volte la settimana si riunivano a casa della maestra Maserati per le prove dove imparavano i canti e le modalità di esecuzione.

Tra i cantori che ricordiamo indichiamo Germana Fiocchi, Bice Buschi, Rosa Formaleoni (ancora vivente), Luigi ed Emilio Abelli, Alfredo Zucchini, Italo Baffi, Paolo Cristalli, Franco Agostino, Vincenzo Corvi, Vincenzo Barabaschi (che fu anche sindaco di Podenzano), Erminio Rossi (ancora vivente), Giuseppe Soressi, Angelo Lertora, Pino Carenzi, Abele Soressi, Giovanni Soressi (‘al sartur’), Eugenio Buschi.

All’organo erano anche accompagnati da Rino Galli, che nonostante fosse cieco, rappresentava una preziosa presenza per il coro.

Si susseguirono diversi sacerdoti e la Corale continuò il suo servizio per la parrocchia e la comunità parrocchiale animando le funzioni liturgiche, dalle messe solenni alle processioni, dal mese di maggio alle novene di Natale, le messe patronali. Per lo più erano canti in latino, come la “Messa” del Nebbia, a due voci, e la nota Ave Maria, composta dal maestro Fiocchi, che ancora oggi viene eseguita dalla Schola Cantorum e rappresenta una “esclusiva” del coro podenzanese, anche molto apprezzata da chi la ascolta.

Ai cantori sopraccitati, negli anni ’50 si inserirono anche Gianni Soressi, Ernesto Soressi, Carlo Soressi, Ginetto Rancati (ancora vivente), Ghezzi.

Con l’arrivo a Podenzano di don Piero Galvani la Corale, sempre diretta dal maestro Fiocchi, fu seguita anche dallo stesso sacerdote che suonava l’organo e insegnò le più note “Messe” di don Lorenzo Perosi, la “Missa prima pontificalis” a tre voci dispari, la “Missa seconda pontificalis” (che ancora oggi viene eseguita nelle più solenni celebrazioni di Natale e Pasqua) a tre voci dispari, Hoc Est e Te Deum a tre voci dispari.

Nella seconda metà degli anni ’60 don Galvani subentra alla direzione del coro dandogli la denominazione di “Schola Cantorum”. Con lui la corale ha introdotto canti non solo del genere sacro, ma anche popolari di musica operistica e lirica che venivano eseguiti in occasione dei concerti di Natale e di Pasqua, quali il Regina Coeli di Mascagni, il Va’ Pensiero di Verdi, il Mosè di Rossini. All’organo, dagli anni ’80 (?) è subentrato Nuccio Giacopazzi che ancora oggi accompagna la Schola Cantorum.

Negli anni ’90 (?) alla direzione è subentrato Enrico Rossetti che proveniva dall’esperienza vocale con il Coro Farnesiano di Piacenza.

Nel 1997 (?) gli succede il maestro Edoardo Mazzoni, podenzanese classe 1978.

Ha studiato composizione con il M° Carlo Alessandro Landini, strumentazione per banda a Bologna con il M° Giacobini, direzione di Banda con il M° Hans Obkircher, didattica e direzione corale con il M° Mario Pigazzini facendo parte del coro Polifonico Farnesiano di Piacenza.

Si è diplomato al Liceo Artistico di Piacenza nella sezione Beni Culturali. Collabora con numerosi gruppi di musica da camera e bandistici dove svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero.

È docente di educazione musicale nelle scuole elementari di Ivaccari (PC) “Casa del fanciullo”, Ponte dell’Olio e Vigolzone. E’ docente di teoria e solfeggio e saxofono presso la scuola di musica di Ponte dell’Olio.

E’ direttore del Corpo Bandistico Pontolliese “Giubbe Rosse” dal 2001.

Dirige anche il coro a voci virili “Coro Gerberto Città di Bobbio”.

Dirige l’orchestra “Ensemble Giovani Armonie” di Casalpusterlengo.

Attualmente frequenta il corso superiore di Saxofono al Conservatorio di Piacenza.

Dal settembre 2003 è delegato AERCO (Associazione Emiliano-Romagnola CORI) per la provincia di Piacenza.

Per motivi di studio lascia la direzione della Schola Cantorum ancora a don Piero Galvani dal 2001 al 2003. Mazzoni rientra ed ancora oggi, 2011, è il direttore. Enrico Rossetti rimane vice maestro.

Grazie alla spinta emotiva data dalla direzione di Mazzoni, il gruppo corale si è trasformato in associazione culturale a gennaio 2004.

Mantenendo sempre fede all’impegno statutario di cantare ed animare le celebrazioni solenni della parrocchia di Podenzano, si è dedicata ad approfondire la conoscenza di diversi generi musicali, dal popolare, ai canti di montagna a composizioni di autori contemporanei intraprendendo un cammino di incontro e confronto con le realtà corali presenti nel territorio piacentino e nazionale.

Nel corso del 2007, l’associazione ha voluto prendere personalmente l’iniziativa di promuovere un evento per alimentare lo spirito di condivisione della passione per il canto e lo stare insieme. E’ nata così la prima rassegna corale organizzata dalla Schola Cantorum, denominata “In…Canto”, la cui prima edizione si è tenuta nel mese di ottobre 2007 e che è riproposta ogni anno nello stesso periodo.

E’ un impegno, sia la partecipazione a manifestazioni corali sia l’organizzazione ma gratificante perchè ha lo scopo di creare aggregazione e nuove amicizie con altre realtà corali che vivono la stessa esperienza.

Dallo scorso anno, 2009, si è affiancata anche l’esperienza del cantare accompagnati da un’orchestra. Esperienza con l’Orchestra Ensemble “Le Giovani Armonie” (nata da un progetto della Scuola media G. Griffini” di Casalpusterlengo finanziato dal MIUR) composta da 25 strumentisti tra i 13 ed i 18 anni. Insieme hanno realizzato una serie di concerti nel 2009 e nel 2010 in provincia di Piacenza, di Parma, di Lodi.

L’esperienza continuerà anche quest’anno, nel 2011, con una serie di concerti per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia portando brani di autori risorgimentali.

Il canto, per la Schola Cantorum di Podenzano, si affianca in qualunque occasione, alla solidarietà.

Tutte le iniziative hanno infatti scopo benefico. L’ingresso è ad offerta il cui ricavato poi viene devoluto ad organizzazioni di volontariato del territorio.

La Schola, essendo associazione, ha un consiglio direttivo. Il presidente attuale è Mariangela Barbieri, subentrata a Enrico Rossetti nel ….

Nelle sue diverse formazioni, il coro è sempre stato composto da una trentina di elementi e si trova ogni mercoledì sera nei locali parrocchiali per le prove.

La Schola ha una divisa e uno stemma, ideato da Eleonora Serena, artista podenzanese, in sui si riconosce la Chiesa, sia la parte originale (il campanile), sia quella costruita nel dopo guerra (la facciata). Davanti ad essa una schiera di persone che si raccolgono formando un coro; il significato è quello dell’unione e dell’aggregazione, perchè tutti possono entrare a far parte della Schola Cantorum.

L’organo: è datato all’inizio del 1800 ad opera di Pietro Cavalli. Prima di essere collocato a Podenzano era nella Cattedrale di Piacenza e successivamente nella Chiesa di Santa Chiara sullo Stradone Farnese a Piacenza.

Acquistato, fu trasportato a Podenzano, dapprima nella chiesa vecchia e poi nella nuova.

Ha sempre funzionato regolarmente, ma nel 1995 fu necessario un restauro radicale che fu effettuato dalla Ditta Bonizzi di Crema. L’ing. Leonardo Garilli (Piacenza, gennaio 1923 – dicembre 1997), sempre affezionato alla parrocchia di Podenzano da quando, nel 1956 aveva realizzato l’allaccio del gas alla chiesa (come presidente di So.Di.Gas), pagò personalmente il restauro per la somma che si aggira attorno ai 90milioni di lire e non volle mai che il suo generoso intervento fosse reso noto.