Il ricordo delle vittime, da Facebook al lutto cittadino

Ha proclamato una giornata di lutto cittadino in occasione dei funerali delle due giovani ragazze decedute sabato notte, Giovanni Compiani, sindaco di Fiorenzuola. Ed è infatti davvero un’intera comunità, quella della cittadina valdardese, che si stringe attorno alla sofferenza delle famiglie di Sara Frasani (16 anni) e Elisa Bonomini (18 anni). E non è l’unica comunità che ha fatto sentire il proprio cordoglio in queste ore.

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E’ soprattutto il portale di facebook il luogo dove più di tutti si può leggere la sofferenza di amici e conoscenti delle vittime. La giornata di ieri, domenica 23 gennaio, ha fatto registrare una vera e propria rincorsa di messaggi di affetto e ricordo sui profili personali delle due giovani vittime. E’ sempre difficile stabilire il confine oltre il quale il cordoglio diviene cattivo gusto; e certo la tenera età delle ragazze porta inevitabilmente a rendere questa operazione ancor più complicata. D’altronde i tempi cambiano e con essi mutano anche le modalità di espressione dei propri affetti.

Non deve perciò più di troppo stupire il fatto di leggere frasi di questo tipo: “Buon giorno angioletto! ora sn affacciata alla finestra, è ancora sereno il cielo e ti vedo! l’unica stella che non è ancora sparita sei tu vero? :’) …..oh sara, ma cosa ti hanno fatto?! :'( ♥”; “Amore…..i tuoi tacchi altissimi e i miei, che ci si incastravano per la strada mentre andavamo a prendere le siga, ma eravamo mano nella mano e non sei caduta! Eri mezza nuda, eppure non avevi freddo :’) Torna quì per favoree :'(“;”Abbiamo chattato poche volte.. mi sembravi una ragazza così allegra e solare 🙁 Sono davvera senza parole, la vita fa schifo e ogni giorno ne abbiamo la prova di questo.. riposa in pace piccolo angelo♥”.

Sono solo alcuni delle decine di messaggi che si possono trovare sul wall di Sara Frasani, esplicativi dell’affetto che c’era e c’è per questa giovane vita così tragicamente stroncata. Aveva 16 anni Sara e tornava da una serata passata in compagnia dell’amica Elisa, di 2 anni più grande di lei, di Ention Kasapi (26 anni) e di Lidian Basha (21). La Peugeot 206 guidata da quest’ultimo, tuttora ricoverato in gravissime condizioni, percorreva la strada provinciale che da Piacenza porta a San Giorgio; una volta entrato nel centro abitato, il veicolo ha sbandato per cause ancora da verificare. Il mezzo, che procedeva ad elevata velocità, si è trasformato in una scheggia impazzita, che, dopo aver letteralmente sradicato il semaforo all’incrocio fra la provinciale numero 6 e via Castello, si è capovolta ed ha finito la sua corsa contro il civico numero 2 di Via castello, dove si trova l’osteria “La Cambusa”, davanti alla piazza del Paese. Immediati i soccorsi, richiamati da una donna che passava in quel momento dal luogo dell’incidente. Anche i residenti nelle vicinanze sono stati immediatamente svegliati dal boato. Subito dopo l’arrivo del 118, sono giunti i vigili del fuoco che hanno estratto dall’abitacolo il ferito, ma nulla hanno potuto fare per Sara, Elisa e Ention, deceduti sul colpo.

A Lidian Basha è stato rinvenuto un tasso alcolemico di 6 volte superiore al limite consentito dalla legge ed è ora indagato per omicidio colposo. Alcune “voci di corridoio”, da prendere con tutte le cautele del caso e certamente da verificare, dicono che l’autista sarebbe sprovvisto della patente e che per questo motivo stava cercando di vendere il mezzo. Quel che è invece certo è che si è proceduto all’espianto degli organi delle 2 ragazze, giovani alunne dell’Enaip, presso il quale la più giovane stava frequentando il primo anno di corso per estetisti e parrucchieri ed Elisa si era invece diplomata l’anno scorso.