Il “Re Galantuomo” attribuito al piacentino Bernardino Pollinari che campeggia nell’ufficio dell’assessore provinciale Sergio Bursi da sabato 15 gennaio – fino al 27 marzo – sarà in mostra a Parma.
Nel 150esimo dell’unificazione la gigantografia di Re Vittorio Emanuele II (olio su tela, 220 per 137 cm) dal 1866 custodita dalla Provincia e voluta dall’assessore nel suo ufficio, farà bella mostra di sé a palazzo Bossi-Bocchi, pezzo pregiato della mostra “1860: Prima e dopo. Gli artisti parmensi e l’unità d’Italia”, che verrà inaugurata sabato alle 17. L’ingresso è gratuito, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18.
Sono più di 150 i pezzi esposti, per una cinquantina circa di artisti. Oltre alla Provincia prestano le proprie opere anche: la biblioteca Passerini Landi, i musei civici di palazzo Farnese, la galleria Ricci Oddi e l’Istituto Gazzola. Curano gli allestimenti e l’organizzazione i professori Gianfranco Fiaccadori (università di Milano) e Carlo Mambriani (ateneo di Parma), insieme ad Alessandro Malinverni, grande esperto, tra gli altri, del dipinto del Pollinari, di cui ha contribuito a svelare i principali segreti, trovando documenti inediti che contribuiscono a fare ulteriore luce sul maestoso ritratto del “Padre della patria”.