False residenze, sospesa la dipendente del Comune di Carpaneto

E’ stata sospesa dal posto di lavoro la dipendente responsabile dell’ufficio Stato civile del Comune di Carpaneto, condannata a un anno e otto mesi per falso in atto pubblico in relazione al caso delle false residenze e cittadini argentini. Sindaco e assessori hanno stabilito che il reato contestato alla dipendente costituisce “aggravio di danno all’immagine dell’ente” e dato indicazione di valutare l’esistenza dei presupposti la sospensione cautelare facoltativa.

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Intanto il Comune di Carpaneto si è rivolto all’avvocato Franco Livera per costituirsi nel processo in corso come parte offesa. All’origine di tutta questa storia ci sono centinaia di cittadini argentini che cercano di ottenere la cittadinanza italiana in virtù di un avo originario del nostro paese. Il tribunale di Piacenza il 27 gennaio 2010 annulla gli atti di stato civile relativi al riconoscimento della cittadinanza di 307 cittadini argentini sulla base di una richiesta avanzata dalla procura della Repubblica di Piacenza. L’8 Aprile del 2010 due persone presentano ricorso alla corte d’appello di Bologna.

I ricorsi vengono parzialmente accolti per vizi procedurali. Il 22 marzo 2011 ci sarà dunque una nuova udienza, ma intanto il Comune è costretto ad annullare il precedente annullamento per i due ricorrenti, che quindi ridiventano residenti di Carpaneto e sull’onda di questa decisione, sono stati presentati altri 211 ricorsi.