Al momento è poco più che un’idea su cui iniziare a lavorare, ma la possibilità di destinare una nuova “casa” alla Map trattenendo il primo tratto dell’ormai ex ponte provvisorio di barche sul Po, è già passata al vaglio della seduta di ieri pomeriggio della giunta comunale. Ancora troppo presto per formulare delle ipotesi vere e proprie, ma certo è che, anche dal punto di vista economico, il riutilizzo del ponte provvisorio potrebbe rappresentare un inaspettato “miglioramento paretiano” appetibile sia per l’amministrazione che per la ditta fornitrice Cimolai.
Una novità che risulterebbe in netta controtendenza rispetto a quanto sempre sostenuto dall’amministrazione circa il mantenimento della struttura di collegamento fluviale. Per Palazzo mercanti ogni ipotesi di reutilizzo è infatti sempre stata da scartare: troppo alti i costi d’acquisto o d’affitto, a cui si sarebbero sommate le ulteriori spese di sorveglianza. Eppure, dalle prime impressioni raccolte nel corso della seduta di ieri, sembrerebbe il contrario. «Alla ditta costerebbe di più procedere con la rimozione, che lasciare parte della struttura lì dov’è oggi» avrebbero ipotizzato dall’esecutivo.