Cinque cucce coibentate al canile comunale di Piacenza

Facendo seguito alla raccolta di fondi lanciata dalla ns. Associazione in favore dei cani ospitati presso il canile comunale di Via Bubba, si comunica che, grazie alla generosità dei cittadini, abbiamo acquistato n. 5 cucce coibentate Rovergarden – taglia Media – che impediscono la dispersione di calore prodotto dal cane all’interno della cuccia durante i mesi freddi e viceversa ne impediscono il surriscaldamento nei mesi caldi. (Alleghiamo depliant illustrativo). Sarà ns. premura informarVi del giorno e dell’ora della consegna al canile. Le cucce sono state acquistate presso “La Gioia degli Animali”, grazie alla disponibilità ad applicare particolari condizioni vantaggiose, tenendo conto della loro destinazione.

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Dopo il ns. primo appello, abbiamo potuto acquistare n.6 lampade riscaldanti per cuccioli, cani anziani o malati già consegnate il giorno 26 dicembre 2010 all’operatore-responsabile del canile. Altre 10 sono state donate direttamente al canile dai cittadini, per un totale di 16 lampade riscaldanti.

La raccolta fondi però prosegue per cercare di donare ai cani ospiti della struttura piacentina il più possibile di cucce coibentate, per questo chi desidera contribuire alla raccolta può rivolgersi all’indirizzo mail: amicidelfacsal@gmail.com

Abbiamo, anche in questa particolare circostanza, potuto constatare la grande umanità, il forte senso di altruismo e di rispetto che tantissime persone hanno nei confronti degli animali. Questo deve essere, per le Istituzioni preposte alla cura e difesa dei cani, senza dubbio di stimolo al fine di migliorare sempre di più le loro condizioni di vita, ottimizzando le risorse a disposizione.

Vogliamo però ribadire che adottare un cane comporta un notevole impegno che deve durare tutta la vita dell’animale, tutti i giorni, feste e ferie comprese. E’ necessario ponderare bene “prima” se possiamo assumerci questa responsabilità, per non riportarlo al canile, dopo avergli fatto assaporare la vita in famiglia o, ancora peggio, abbandonarlo.