Gomalan Brass Quintet al Verdi di Fiorenzuola, domenica 9 gennaio

Sarà il Gomalan Brass Quintet, domenica 9 gennaio (ore 21), ad aprire il 2011 del Teatro Verdi di Fiorenzuola, con lo spettacolo “Aida” (G. Verdi): 14 brani musicali arrangiati per quintetto d’ottoni da Marco Pierobon, per la regia di Sabrina Morena. Cinque musicisti in abiti di scena suonano, cantano, interpretano, recitano, ballano l’opera in un rapido susseguirsi di arie, musica e prosa. La regia teatrale, curata da Sabrina Morena, coniuga l’esecuzione musicale all’azione teatrale. Musica, danza e mimo sono gli ingredienti di questo divertissement al contempo comico e serio da cui verrà tratto un DVD “live”.

Radio Sound

Dalle rinascimentali intavolature, che trasferivano sulle corde di un liuto o su una tastiera le vocali fragranze madrigalistiche, alle più ardimentose riduzioni strumentali novecentesche – passando da quelle realizzate da Beethoven e Liszt, per arrivare alle tante operazioni condotte dai maestri della scuola di Vienna, Schoenberg, Berg e Webern – la storia della musica è ricca di simili passaggi, che oggi il nostro tempo ha bruciato vividamente attraverso il disco e che tuttavia la nostra vocazione museale va ora risvegliando con il gusto proprio di una temperie alessandrina quale stiamo vivendo. L’ottocento operistico ha segnato in particolare in questo ambito una vera e propria esplosione di quel fenomeno divulgativo che prese il nome di “musica da salotto”, laddove migliaia di riduzioni, destinate alla lettura domestica, per i più svariati organici strumentali venivano diffuse sul mercato, anticipando addirittura la prima.

È a questo scenario storico che si riconduce il senso dell’originale programmazione odierna. Fiore all’occhiello del repertorio del Gomalan Brass Quintet, infatti, il progetto Aida è la grande sfida che il quintetto lancia all’inespugnabile fortezza della lirica: cinque musicisti in abiti di scena suonano, cantano, interpretano, recitano, ballano l’opera, trasformandosi di volta in volta in Aida, Radames, Amneris, Il Faraone, Amonasro, in un rapido susseguirsi di arie, musica e prosa. Tutto questo non per ridicolizzare un capolavoro, ma al contrario per renderlo fruibile e comprensibile a chi non lo conoscesse (bambini compresi) o per farlo apprezzare ancora di più a chi ne sapesse già decodificare linguaggio e intenzioni. Ascolteremo dunque 14 deliziosi arrangiamenti per quintetto d’ottoni dell’opera verdiana (preludio, marcia trionfale, ballabili, arie e duetti), collegati tra loro da scene mimate che introducono le arie e accompagnano l’ascoltatore nella fitta trama della vicenda. La regia teatrale, curata da Sabrina Morena, coniuga l’esecuzione musicale all’azione teatrale, in un gioco che si compone di quadri mimici che rimandano al cinema muto, e di momenti puramente musicali in cui i musicisti si muovono e agiscono come i personaggi dell’opera. Musica, danza e mimo sono gli ingredienti di questo divertissement al contempo comico e serio.

Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo d’ottoni eclettico ed estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati musicisti, prime parti in importanti orchestre italiane: Marco Braito (tromba), Marco Pierobon (tromba), Nilo Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano Ammannati (tuba). Grazie all’avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del quintetto, il Gomalan Brass si destreggia con disinvoltura all’interno di un repertorio vastissimo che spazia dal Rinascimento al melodramma e alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel repertorio della musica per film. Per la riconosciuta qualità musicale e per la particolare verve istrionica dei componenti del quintetto, lo spettacolo conquista pubblica e critica di tutto il mondo.

Ad appena due anni dalla fondazione, nel novembre 2001, il gruppo si aggiudica il primo premio al Concorso Internazionale “Città di Passau”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale nel campo della musica per ottoni, guadagnandosi la stima di illustri direttori d’orchestra (Metha, Muti, Maazel, Pretre, Sinopoli, Giulini, Baremboim) e di ottonisti di rilievo come Roger Bobo, David Ohanian, Steven Mead, Dale Clevenger e Froydis Ree Wekre, tutti concordi nell’annoverare il Gomalan Brass Quintett tra i gruppi più interessanti del panorama ottonistico internazionale.

Per informazioni e per l’acquisto dei biglietti è possibile contattare l’Ufficio del Teatro Verdi – “Inform’Arti” (Via Liberazione-29017 Fiorenzuola d’Arda), aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e nei giorni di spettacolo dalle 19.30 (tel.0523.985253; teatroverdi@comune.fiorenzuola.pc.it).