E’ morto il 25 dicembre Enio Concarotti, famoso giornalista piacentino e critico d’arte. Aveva 86 anni e di recente era stato ricoverato alla casa di cura Piacenza. I funerali si svolgeranno lunedì 27 dicembre alle 14,30 nella parrocchia della Santissima Trinità di via Manfredi. Lascia la moglie Annamaria e la figlia Maria Elena, noto avvocato piacentino.
Concarotti, ex partigiano, oltre ad aver scritto per tanti anni sui giornali piacentini, è stato per una decina d’anni direttore di un quotidiano italo-venezuelano a Caracas.
Enio Concarotti scompare il giorno di Natale, aveva 87 anni. Grande firma di Libertà negli anni ’70 Eco, come era solito firmarsi, nasce nel 1923 ed inizia a scrivere durante la lotta partigiana per il Grido del Popolo giornale della divisioni Giustizia e Libertà. Dopo la guerra prosegue l’attività giornalistica nel quotidiano Piacenza Nuova per poi approdare alla rivista Federalismo Mondiale di Torino. Nel 1949 parte per il sud america dove lavora in diversi giornali ed è inviato in Ecuador, Colombia, Perù e Bolivia. Rientra in Italia nel 1961 dove fonda e dirige per dieci anni Piacenza Oggi. Negli anni ’70 dopo una breve parentesi a Roma come capo ufficio stampa del ministro Luigi Preti, Concarotti torna a Piacenza dove per Libertà si occupa della terza pagina. Grande letterato, amante degli autori sudamericani, Concarotti era uno scrittore prestato al giornalismo e prediligeva in particolare le recensioni d’arte dove attraverso una scrittura fresca ed originale non si lasciava sfuggire giudizi lapidari e taglienti, ma sempre mescolati a bravura ed ecclettismo. Un carattere da purosangue, secondo le parole di Giacomo Scaramuzza caposervizio storico di Libertà, irascibile esplosivo, ribelle, insofferente ad ogni forma di autorità. Concarotti, che soffriva da tempo di cuore, scompare il giorno di Natale.