Consiglio provinciale, via libera al Bilancio di previsione 2011

Il Consiglio provinciale, malgrado l’opposizione delle minoranze, dà il via libera al bilancio di previsione per il 2011. Un bilancio prudenziale, su cui pesano i tagli dei trasferimenti e l’obbligo di rispettare i paletti imposti dal patto di stabilità. Nonostante la scarsità di risorse, la manovra disegnata dall’assessore Palo Passoni – che ha attuato un’efficace politica di risparmio incentrata sul taglio delle spese di gestione – conserva gli stessi livelli di spesa del 2010 sul fronte degli interventi sull’edilizia scolastica e sulla viabilità; un punto, quest’ultimo, che ha fatto discutere per lo sbilanciamento dei fondi a favore della Valnure. In particolare, già in sede di commissione, era stata la Lega Nord a richiedere maggiore attenzione per la Valdarda, che, come ha assicurato il presidente MassimoTrespidi dopo un incontro con gli amministratori locali, otterrà fondi in sede di variazione. Nuova linfa per le casse provinciali, infatti, dovrebbe arrivare entro i primi giorni del 2011 dal tesoretto nucleare, che garantirà a Piacenza poco meno di due milioni di euro con cui verranno finanziati anche interventi viabilistici nella zona della Bassa e misure volte a mitigare gli effetti della crisi economica.

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Quello che, però, emerge chiaramente dalla seduta consiliare è l’aggravarsi dello scontro istituzionale tra il Comune di Piacenza e la Provincia. Con un’ordine del giorno, i gruppi di maggioranza hanno chiesto a Palazzo Mercanti di sistemare la strada che collegherà il nuovo ponte sul Trebbia ai principali assi viari del territorio, Trespidi ha stigmatizzato il comportamento di un’assessore della Giunta Reggi avvistato durante le proteste che hanno accompagnato l’inagurazione del ponte sul Po, mentre Passoni, rivendicando il merito della dismissione del contratto di locazione di Borgo Faxhall, ha accusato il Comune di aver goduto per anni dell’ingiustificato sostegno economico della Provincia, che dal 2003 inziò a pagare il contratto di affitto dei locali dei centri per l’impiego, in capo, per legge, ai Comuni. Insomma, sotto all’albero di Natale si è consumato un nuovo strappo tra il sindaco Reggi e il presidente Trespidi.