\”A teatro con mamma e papà\” , XV Rassegna di Teatro per le famiglie

I burattini tradizionali protagonisti al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza domenica 19 dicembre 2010 per la rassegna di Teatro per le Famiglie “A teatro con mamma e papà” organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”

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Alle ore 16.30 in scena I Burattini dei Menozzi con “La vendetta della strega Morgana”.

Al castello del Re si sta svolgendo la cerimonia nuziale della principessa Adelaide. Il dottor Balanzone, governatore e gran cerimoniere, è indaffarato ad organizzare il ricevimento: preoccupato perché tutto si svolga secondo le migliori tradizioni, chiama i suoi servitori, Fagiolino e Sandrone, e ordina loro di restare di guardia al portone d’ingresso.

Improvvisamente arriva la strega Morgana e non c’è verso di convincerla ad andarsene, anzi vuole parlare con il Re, è venuta a reclamare un antico credito verso nostra maestà: «Tua figlia Adelaide dovrà sposare mio figlio Satanasso, il principe delle tenebre!». E lancia un incantesimo col quale fa addormentare tutti quanti. Poi rapisce la principessa e la porta nel Bosco Stregato. Immaginate la disperazione al castello!

Chi potrà mai affrontare l’ignoto del Bosco e cercare di liberare Adelaide? Fagiolino se la sentirà di tentare, magari aiutato dal suo amico Sandrone? Riusciranno i nostri eroi, a distruggere la strega Morgana, le sue magie e a liberare la principessa sciogliendo l’incantesimo che la tiene addormentata?

Uno spettacolo in grado di divertire piccoli e grandi, scritto e interpretato dal burattinaio Dimmo Menozzi.

L’origine ufficiale della compagnia I Burattini dei Menozzi risale al 1922: Mario Menozzi, dopo l’apprendistato nella baracca del mitico “Urlandin”, inizia, con una trentina di “teste di legno” avute dal proprio maestro, l’attività di burattinaio. Prosegue così per oltre mezzo secolo l’antica tradizione dei burattinai della “Bassa Padana”. L’attività procede nonostante le difficoltà legate alla povertà delle campagne nelle quali Marion si muove e nonostante i problemi legati al regime prima e durante la guerra. Più tardi la diffusione del cinema anche nei piccoli centri e poi della televisione, costringono Marion a svolgere la propria attività solo nel tempo libero, dedicandosi dunque ad altri mestieri per sostenere la famiglia. Nel 1975 Mario smette definitivamente, convinto che, insieme a lui, sia finita anche la tradizione guastallese di Fagiolino e Sandrone.

Ma le vie dei burattini sono infinite! Dopo quindici anni di un’altra professione il figlio Dimmo, con la moglie Anna Rosa, riprende “baracca e burattini”. Sono stati rinnovati il repertorio, il linguaggio e il pubblico. Gli spettacoli sono prevalentemente rivolti ai bambini, così linguaggio e storie sono state adeguate per loro. Rimane però la tradizione: Sandrone è ancora Sandrone, Fagiolino gira sempre con il suo bastone, la Pulonia sdentata ha il viso della befana, e poi la Minghina e i Diavoli, le streghe e i briganti… continuano a divertire e affascinare il pubblico di ogni età.