Metronotte piacentino a processo accusato di avere simulato una rapina

E’ iniziato ieri il processo a Marco Bongiorni il metronotte dell’Ivri accusato di peculato e simulazione di reato per aver inscenato una rapina il 22 giugno del 2006 a Casaliggio di Gragnano, impossessandosi di 130 mila euro che avrebbe dovuto consegnare a vari uffici postali della provincia. Bongiorni aveva riferito agli investigatori di essere stato rapinato da 3 uomini all’uscita dell’ufficio postale di san Nicolò che lo avevano minacciato con la pistola obbligandolo a sbloccare dalla rastrelliera del furgone, sette cassette di sicurezza contenenti il denaro. Per il sostituto procuratore Antonio Colonna le cose sarebbero andate diversamente e ieri in tribunale davanti ai giudici Adele Savastano, Pio Massa e Monica Fagnoni, è stata ascoltata la testimonianza del luogotenente dei carabinieri Pietro Santini che ha ricostruito le fasi della vicenda. Le indagini avrebbero accertato che le banconote sarebbero state tolte dai loro contenitori prima che si attivasse il dispositivo che macchia il denaro rendendo inservibile. A tradire il metronotte sarebbe stato soprattutto il microchip che registra ogni movimento e dal quale gli esperti avrebbero accertato che Bongiorni non avrebbe chiuso i contenitori all’interno della banca e una volta sul furgone avrebbe svuotato le cassette prima di fissarle sulla rastrelliera. L’imputato difeso dall’avv. Guido Gulieri si professa innocente. Il Processo è stato rinviato al 22 febbraio 2011

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