La crisi è finita, ma il mondo è cambiato. Il futuro sarà \”a tutto export\

«La crisi è finita, ma siamo in un mondo nuovo. Il futuro è nell’export». Queste in sintesi le “sentenze” emesse questa mattina presso la sala congressi di Confindustria da Federico Ghizzoni e Alessandro Bernini, due piacentini che occupano posizioni chiave nel quadro economico italiano. Amministratore delegato di Unicredit il primo e stratega finanziario di Eni il secondo, Ghizzoni e Bernini si sono confrontati ad ampio raggio su crisi economica e prospettive di rinascita sotto la guida del direttore di Italia Oggi Pierluigi Magnaschi, coordinatore del confronto. Da punti di vista diversi, entrambi i relatori hanno esortato gli imprenditori piacentini a credere nel proprio Made in Italy come marchio d’esportazione verso i mercati emergenti, «gli unici in grado di fornire nuovi traguardi di sviluppo». Un obiettivo da raggiungere ritrovando «coraggio ed entusiasmo» attraverso una «maggior cooperazione tra imprese», «più patrimonializzazione» e l’abbattimento dei costi di produzione «ancora troppo alti rispetto a quelli dei paesi concorrenti, Germania in primis». Oltre ad anticipare alcune delle linee guida che condurranno le nuove sfide di Unicredit ed Eni, con la banca guidata da Ghizzoni impegnata a «far crescere il proprio legame con il territorio» e l’Ente nazionale idrocarburi lanciato verso nuovi mercati, i due “piacentini di successo” hanno anche riservato qualche consiglio ai più giovani. «L’internazionalizzazione è il futuro – hanno spiegato Ghizzoni e Bernini – chi vorrà crescere professionalmente dovrà aprire il proprio sguardo all’esterno. Per i giovani piacentini il consiglio è di non accontentarsi, non cullarsi nella bambagia di casa propria».

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