E’ partita oggi la distribuzione agli enti e alle associazioni benefiche di 100 quintali (dei 655 complessivi) di derrate alimentari raccolte sabato 27 novembre (giornata della Colletta alimentare) dagli oltre 630 volontari piacentini che hanno chiesto un generoso contributo ai clienti di supermarket e grandi magazzini piacentini per sfamare poveri e bisognosi. L’iniziativa è promossa, come ogni anno, dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus. Sono 25 gli enti convenzionati che beneficeranno del frutto di questa maratona di solidarietà che ha visto in campo anche 250 alpini, 140 ragazzi delle scuole medie e superiori, 230 componenti di associazioni cattoliche. Un vasto movimento a cui oggi, dal magazzino di stoccaggio delle derrate di via Ciauri, ha detto grazie il vescovo monsignor Gianni Ambrosio. In prima fila il presidente della Provincia Massimo Trespidi il quale, a margine della celebrazione, ha ricordato che “l’amministrazione provinciale sostiene il Banco alimentare, al quale è andato un contributo economico per la colletta e col quale sta elaborando un progetto per il coinvolgimento del settore agroalimentare per combattere il fenomeno della povertà nel nostro territorio”
Monsignor Ambrosio ha richiamato al messaggio della seconda domenica di Avvento: quello del cambiamento, della conversione, che passa attraverso “il fatto di una Presenza”. Una “Presenza accolta nel dono, che trasforma la nostra esistenza”. Nella preghiera dei fedeli la colletta è stata definita uno “spettacolo di generosità”. E di generosità ha parlato anche il presidente Trespidi, per cui la celebrazione eucaristica odierna è stata “il giusto modo per ringraziare il grande cuore dei piacentini che hanno partecipato alla colletta alimentare e che anche quest’anno l’hanno resa un avvenimento estremamente generoso”. E sulla scelta della location: “Portare la celebrazione eucaristica nel magazzino dove sono raccolte le derrate alimentari significa riconoscere ovunque la presenza di Cristo”. Al termine della celebrazione l’area di via Ciauri ha ospitato anche un momento di condivisione, gli alpini hanno offerto a tutti vin brulé.