È stata emessa questa mattina la sentenza del processo relativo alle false residenze messe in atto nel comune di Carpaneto. Il collegio dei giudici ha condannato a un anno e otto mesi le due imputate Monica Anelli, funzionaria comunale e Luisa Fasano, titolare di un’associazione.
La vicenda risale a qualche anno fa quando la Polizia aveva scoperto a Carpaneto 300 iscrizioni anagrafiche, che avrebbero poi fornito la relativa residenza. L’accusa per le due donne è di falso, mentre sono state assolte da quella di concorso materiale e morale tra loro.
L’avvocato difensore Antonino Levi presenterà ricorso; dopo la lettura delle motivazioni spedirà tutti gli atti alla procura di Roma per far aprire lì l’inchiesta. A Roma e Bologna, infatti, erano stati regolarizzati centinaia di argentini e in quelle città non erano state riscontrate irregolarità.
L’avv. Marco Bacchetta ha ricordato come poco tempo fa la Procura generale di Bologna aveva ritenute lecite le iscrizioni anagrafiche e quindi non comprende la sentenza. Il Tribunale di Piacenza, oltre a condannare le due donne, considera false le iscrizioni anagrafiche