Il Dipartimento affari sociali e sanità dell’UDC di Piacenza, ha promosso una conferenza stampa sui temi del quoziente familiare e sui problemi legati al sociale, invitando come ospite l’on. Luisa Santolini. Premettendo che il Dipartimento affari sociali ha promosso nel comune di Piacenza, il” Quoziente Piacenza”, sulla base del quoziente familiare adottato a Parma, l ‘On. Santolini, rimarcando il principio di un necessario sostegno alla famiglia, ha sottolineato che nessun Governo ha sostenuto fortemente la famiglia e ha invitato tutte le amministrazioni a non nascondersi dietro la scusa dei tagli per evitare gli indispensabili sostegni alla famiglia e al sociale. Ha proposto quindi di alzare i parametri ISEE, perchè così come sono non aiutano di certo le famiglie in difficoltà.
Di Bella, Responsabile sociale dell’UDC di Piacenza, aggiunge che il quoziente familiare dev’essere una priorità anche a Piacenza, seguendo l’esempio di molte città italiane, come Roma, dove il quoziente è stato applicato all’unanimità e Parma dove è stato approvato “il quoziente Parma”. Inoltre Di Bella ha ricordato che la famiglia non è solo quella tradizionale, ma anche quella con disabilità, sottolineando quanto quest’ultima non sia conosciuta dalla popolazione. Infatti molti quando si riferiscono al disabile pensano solo ed esclusivamente alla menomazione fisica, senza considerare anche i condizionamenti che essa pone. L’On. Santolini, a questo proposito, ha voluto rimarcare come negli ultimi anni in Italia siano molto diminuite le nascite di bambini disabili, a seguito dei numerosi aborti e come questo sia un grave messaggio, in quanto “i disabili vanno rispettati come indivui, perchè oltretutto ci ricordano le nostre fragilità umane, che tendiamo inutilmente a voler accantonare”.
L’On. Santolini ha infine parlato della riforma universitaria, sottolineandone qualche pregio, ma soprattutto i limiti: ” vi sono dei punti positivi, come il riconoscimento del merito, ma per quanto riguarda la ricerca non saranno adottate le misure necessarie, soprattutto per la situazione di 27 mila ricercatori che probabilmente rimarranno precari a vita. Anche se qualcosa sarà fatto per i futuri ricercatori, quelli che sono già impiegati continueranno ad avere un futuro lavorativo incerto.”
Alla conferenza erano presenti anche il segretario del Partito Gallini e altri esponenti locali che sono intervenuti nel dibattito, fra cui il segretario cittadino Cassinari, la responsabile delle pari opportunità Ranza e i membri dell’esecutivo provinciale dell’UDC “verso il Partito della nazione” Celaschi, responsabile della segreteria del coordinamento e il vicepresidente Gualazzini.