A fondo pagina l’intervento del professor Donato Miggiano.
Il convegno si è svolto presso la sala Bertonazzi del Palazzo dell’Agricoltura a Piacenza ed è organizzato in collaborazione con l’Università Cattolica. E’ stato moderato dal direttore di Libertà Gaetano Rizzuto e ha visto tra i relatori il professor Giacinto Abele Donato Miggiano (direttore del Centro di Nutrizione Umana del Policlinico Gemelli di Roma), il professor Luigi Cavanna (primario del reparto di Oncologia dell’ospedale di Piacenza), Giorgio Apostoli (Capo Servizio Zootecnia Confederazione Nazionale Coldiretti), per chiudere con Aldo Scaglia (Pasticceria Falicetto di Piacenza).
“Una vera e propria maratona che abbiamo denominato “la settimana del latte piacentino”, perché vogliamo accendere i riflettori su questo alimento straordinario, abbinando il convegno che darà l’avvio all’iniziativa, con una serie di appuntamenti promozionali sul territorio”. Così il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano, illustra le motivazioni degli eventi strettamente collegati tra loro, con l’obiettivo di valorizzare il nostro latte.
“Questo momento informativo, dal titolo un po’ provocatorio “i piacentini lo fanno meglio…il latte”, prosegue il direttore, avrà un taglio inusuale per noi, abituati a parlare di tecnicismi e di mercato, ma, grazie all’intervento di autorevoli relatori, intendiamo illustrare ai consumatori le proprietà nutritive e nutraceutiche del latte, sia esso trasformato in formaggi, in particolare Grana Padano o consumato direttamente. Abbiamo voluto abbinare il convegno informativo ad una iniziativa promozionale in tutti i bancolat delle aziende associate a Coldiretti, perché riteniamo necessario riportare l’attenzione sulle peculiarità di acquistare latte crudo proveniente dalla nostra provincia e la cui sicurezza e genuinità è garantita non solo dai rigorosi e doverosi controlli effettuati dai servizi veterinari delle Asl, sia in allevamento che presso il distributore, ma anche dall’imprenditore agricolo che su quella bottiglia di latte ci mette la propria faccia e il proprio lavoro ogni giorno”.
Una settimana, quindi, per valorizzare il latte italiano, salvaguardare il reddito e la professionalità dei produttori e garantire il consumatore, un momento importante che Coldiretti Piacenza ha voluto dedicare ai cittadini, per fargli comprendere il significato di bere latte prodotto nelle aziende agricole del territorio e di consumare i nostri formaggi con origine certa e assolutamente a chilometri zero; aziende che, purtroppo saranno costrette a chiudere, se non verrà riconosciuto loro un giusto prezzo alla stalla.
“In una situazione in cui tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro in vendita sugli scaffali sono “spacciati” come Italiani, ma contengono latte proveniente da mucche straniere, conclude Albano, continueremo con decisione le azioni per la trasparenza, affinchè venga davvero riconosciuto il valore del made in italy a difesa degli allevamenti italiani e dei consumatori, perché troppo spesso all’interno di una confezione con loghi e colori che richiamano il Bel Paese abbiamo prodotti che arrivano da chissà quale parte del mondo”