Lanna, Cgil: manifestazione che fa bene all\’Italia e a Piacenza

“Una manifestazione serena, gioiosa che speriamo possa portare al centro del dibattito la situazione del paese reale: grande giornata”. Così Paolo Lanna, segretario generale della Camera del Lavoro di Piacenza, ha commentato la manifestazione nazionale della Cgil che dietro lo striscione “Il futuro è dei giovani e del lavoro” ha gremito piazza San Giovanni con due cortei.

Radio Sound

SCIOPERO GENERALE? – La segretaria Camusso è stata chiara: il diritto di sciopero è stato esercitato in passato e verrà ancora usato, ma nulla è stato deciso. “La situazione politica è molto fluida – osserva Lanna – la Cgil prenderà decisioni conseguenti al quadro che si verrà a creare. Intanto godiamoci questa bellissima manifestazione di massa che fa bene al Paese. E anche a Piacenza”.

I numeri della manifestazione? Li dà, o meglio li “spiega”, Tamer Favali, segretario provinciale Spi-Cgil di Piacenza. “Piazza San Giovanni non è riuscita a contenere tutti, noi di Piacenza siamo arrivati all’imbocco mentre la parte conclusiva del corteo doveva ancora partire – spiega il sindacalista – questo è un dato evidente e su questo sono d’accordo con Susanna Camusso che nei giorni scorsi aveva detto che dal palco non sarebbero stati sparati numeri: guardate quanti siamo e vedremo se la manifestazione riesce o meno. Per questo dico: la manifestazione è stata un successo senza precedenti”.

Il programma degli oltre 400 piacentini che sono arrivati a Roma è stato “pesante” ma, alla fine, “soddisfacente” dicono i partecipanti. Levataccia alla mezzanotte di venerdì, 12 ore di bus, corteo e ritorno. Un percorso fatto da coloro che sono saliti su 8 bus che hanno raccolto partecipanti in tutta la provincia. “E’ stato stancante, ma personalmente ho avuto modo di conoscere altre realtà italiane che come noi a Piacenza stanno lottando per il lavoro” spiega Andrea Peverali, 27enne piacentino disoccupato dopo una serie di contratti precari alle Poste. Gemma, 47enne collaboratrice scolastica, spiega: “Chi non vive certi problemi fa fatica a capirli, e anche i media hanno le loro colpe: quando ne parlano non usano un linguaggio fruibile a tutti. Mentre venire qui in piazza ti fa sentire il polso dei problemi del paese”.

“Undici manovre di politica economica e finanziaria in due anni e mezzo di tagli”, ha fatto il conto la Camusso dal palco. E a patirne sono stati anche i pensionati.

“C’è stata una bella presenza di pensionati di tutte città e di tutte le Regioni ben visibili – commenta Tamer Favali, Spi Cgil Piacenza -. Noi dello Spi di Piacenza siamo venuti giù un giorno prima perche ovviamente per le persone anziane questo è un grande sfgorze che denota una grande passione, ma le previsioni meteo incerte ci hanno fatto propendere per non far sopportare orari e ritmi che a una certa età stanno addosso per settimane. Da Piacenza abbiamo accompagnato 8 persone di più di 80 anni. La cosa che più mi ha colpito è stato un cartello dello Spi di Brindisi dove c’erano tre uomini e una donna, tutti tra gli 85 ed i 90 anni; ti commuovi a vedere queste cose”.