«Una bufala smontata da Farinetti in modo poco elegante e molto illegale». Questa la valutazione di Federico Scarpa (Nuovo Psi) e Riccardo Palmerini (Movimento per l’Italia) sulla recente modifica apportata al bando per la realizzazione di un parco enogastronomico alla Cavallerizza. Secondo i due rappresentanti politici sarebbero due i nodi da sciogliere senza escludere «la possibilità di risvolti giudiziari»: il cambio in corsa del bando per «compiacere Farinetti» e il cambio di destinazione d’uso dell’area della Cavallerizza autorizzato dal Ministero dei beni culturali di Bologna «per permettere a Reggi di fare quello che vuole». Su suggerimento di Oscar Farinetti di Eataly, ritenuto primo destinatario del progetto, la giunta ha da poco modificato la proposta ribassando la percentuale del vincolo per i prodotti tipici passando dal 60 al 15%. Una scelta che continua a far discutere e ha già allarmato le realtà commerciali locali, che questa mattina sono state ascoltate da Scarpa e Palmerini in un incontro a più voci. Perplessità diffuse, ma soprattutto «la necessità di una concertazione con le realtà locali» e una dura critica al metodo seguito dall’amministrazione, è quanto è stato sottolineato da Giovanni Struzzola (Unione commercianti), Fausto Arzani (Confesercenti) e Pasquale Tortora (Libera commercianti).