E’ durata un intero pomeriggio la trattativa che ha portato all’intesa definitiva tra lavoratrici degli sportelli informativi comunali e la cooperativa InService, vincitrice del bando di gara per la gestione di Urp, Informagiovani, Informasociale, Iat, Quic, centralino e portineria. Una giornata che ha visto il sindaco Roberto Reggi protagonista, prima nel colloquio privato con le impiegate agli sportelli e poi con il ruolo di “facilitatore” nel raggiungimento dell’accordo finale con l’azienda subentrante. Reggi ha parlato di «frutto avvelenato imposto dalla politica nazionale» per spiegare le difficoltà sorte nel mantenere il servizio sugli attuali standard di qualità, difendendo gli uffici comunali responsabili del bando di gara «dagli attacchi ricevuti in questi giorni» e togliendosi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti dei consiglieri comunali di maggioranza che nelle ultime commissioni «si sono espressi senza conoscere i fatti strumentalizzando politicamente la vicenda». Questi i contenuti dell’accordo sottoscritto dal segretario provinciale Filcams-Cgil Gianluca Zilocchi e dal presidente di InService Andrea Bianchini. Alle lavoratrici viene garantita l’applicazione del modello nazionale di contratto Multiservizi con lo stesso orario lavorativo, lo stesso luogo di impiego e l’assunzione come dipendenti senza l’obbligo di diventare soci della cooperativa. Unico sacrificio lasciato sul campo dal personale è quello del lieve abbassamento del livello salariale che prevede un ribasso medio lineare di circa 80 euro nette per i contratti a tempo pieno e di 40 euro circa nei casi di inquadramento part-time. Nell’accordo è stato stabilito che il livello della retribuzione sarà gradualmente riportato agli standard attuali entro i prossimi 4 anni, ovvero entro la durata dell’incarico che InService ha ricevuto dal Comune.