Vino bianco, e di bassa qualità, al posto di champagne Veuve Clicquot. E’ stato condannato, ieri, per contraffazione di prodotti alimentari, Daniele Piccaluga, un piemontese colto dai carabinieri del Nas mentre stava spostando 900 bottiglie “taroccate” su un camion. La vicenda avvenne al Montale nel giugno del 2008. Il pubblico ministero Antonio Rubino aveva chiesto 10 mesi per ricettazione e contraffazione. Il giudice Pio Massa, invece, ha assolto Piccaluga dalla ricettazione, condannandolo per la contraffazione. Il falso champagne verrà distrutto. Ieri in aula erano presenti gli avvocati di Veuve Clicquot e del Comité interprofessionnel du vin, i quali avvieranno una causa civile, per il danno di immagine procurato alla nota marca di “bollicine”.