Scarpa: complesso Porta San Lazaro? Un ecomostro

Ascolta a fondo pagina l’intervista di Marcello Pollastri a Federico Scarpa, presidente della Lac.

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«La pratica dell’ex Arbos va bloccata». A dichiararlo è Federico Scarpa, presidente della Lac che attacca duramente l’amministrazione comunale, gli uffici e la classe politica in generale, quest’ultima rea, a suo dire, di non aver esercitato il giusto controllo amministrativo. La pratica riguarda il complesso di proprietà della Porta San Lazzaro srl, l’ «ecomostro» lo definisce, che sta sorgendo appunto a San Lazzaro, all’ex Arbos, e che dovrebbe vedere la luce definitivamente tra pochi giorni. Secondo Scarpa la pratica sarebbe illegittima. «Avevo già sollevato due anni fa una questione morale e penale sulla questione – dichiara Scarpa – poi però ho scoperto, scrutando tra i verbali del Consiglio comunale, che quando la pratica è stata discussa, nessuno dei consiglieri ha mai chiesto la parola o si è astenuto in fase di voto». «Allora – prosegue il presidente Lac

– sono andato a vedere i locali e poi mi sono recato agli uffici dell’Urbanistica. Ho scoperto che dal novembre del 2006 al settembre del 2010, sulla pratica ci sono state 9 varianti urbanistiche, e mi risulta che non sia finita. Inizialmente dl’edificio doveva ospitare un agglomerato di negozi, in realtà sta sorgendo un centro commerciale a tutti gli effetti. E ciò in barba alle normative sui centri commerciali. Sono stupito che Comune e Provincia abbiano ritenuto che su di essa non fosse necessaria la Vas (Valutazione ambientale strategica), che invece è obbligatoria quando si parla di pianificazione territoriale». Scarpa lamenta anche i cambiamenti alla viabilità che sono stati previsti nella zona. Ha concluso: «Ha ragione il proprietario Giacomo Fugazza a ringraziare il sindaco Reggi, perché sulla pratica l’ha aiutato eccome».

CASTORAMA Non solo l’ex Arbos nel mirino di Scarpa. C’è anche Castorama, lo store della Galleana. «Mi risulta he siano tornati alla carica per sanare una situazione viziata. Lì dovevano essere due corpi separati invece è stato realizzato un corpo unico con in mezzo un divisorio. Anche in questo caso la politica non ha vigilato».

EATALY Infine Scarpa, stavolta insieme con Riccardo Palmerini (Mpi), ha attaccato l’amministrazione sul bando per il Parco

Enogastronomico: «Siamo stati tra i primi a manifestare i dubbi su quel bando e ora ci fa piacere che anche il sindaco Reggi abbia capito le difficoltà che ci sono». I due hanno annunciato che nei prossimi giorni potranno documentare le difficoltà di Eataly, la società di Oscar Farinetti indiziata numero uno per lo sbarco alla Cavallerizza, nei vari punti sparsi in Italia e nel mondo.