Confagricoltura: energie rinnovabili con al centro l\’agricoltura

“Nelle prossime settimane si deciderà il futuro delle energie rinnovabili ed il ruolo che potrà rivestire in tale ambito l’agricoltura. Dopo l’invio del Piano di Azione Nazionale a Bruxelles, con cui viene definita la traiettoria italiana per raggiungere l’obiettivo del 17% di energia da fonti rinnovabili sugli usi finali, verrà recepita la direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle energie rinnovabili, secondo i principi e criteri direttivi fissati dalle legge comunitaria 2009”. Ha esordito, così, Michele Lodigiani, Presidente di Confagricoltura Piacenza nel suo intervento al convegno sulle tematiche delle fonti rinnovabili promosso, dalla stessa Confagricoltura e da Agroenergia, alla Fiera di Rimini nell’ambito del salone “KeyEnergy”. La produzione di beni alimentari è la mission degli agricoltori. Ma impegnarsi in tal senso non è più sufficiente. Gli agricoltori – fanno sapere da Confagricoltura – puntano, così, ad un’agricoltura pluriattiva: che integra e diversifica con la produzione di energia il proprio reddito e che può continuare a fornire il potenziale multifunzionale di tutela del paesaggio e dell’ambiente. Senza contare che le filiere agroenergetiche, alimentate da materie prime nazionali, aumentano il grado di autosufficienza energetica del Paese. Diversificazione innovazione e territorio: da qui prendono avvio le imprese agricole di nuova generazione, che coniugano mercato e green economy, cercando nuovi ed innovativi spazi produttivi. Il convegno è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte del settore. La produzione d’energia da biomasse coinvolge tutta la filiera (agricoltura, artigianato, industria, commercio), è un settore produttivo che interessa in modo profondo l’economia di un territorio. “Ci sono, però, questioni importanti – ha proseguito Lodigiani – sulle quali gli operatori chiedono chiarezza: la revisione degli incentivi, la filiera dell’olio vegetale, la tracciabilità delle biomasse, lo stato d’attuazione del coefficiente di 1.8 per i certificati verdi. Come rappresentante territoriale di Confagricoltura – ha proseguito Lodigiani – mi preme che venga affrontato anche il tema del ruolo che gli enti locali possono giocare in questa partita. I Piani Regionali sono l’occasione per dare razionalità al sistema. Si discute già del “burden sharing regionale” (la suddivisione tra le regioni degli oneri per il raggiungimento dell’obiettivo, al 2020, del 17% di energia da fonti rinnovabili) e delle modalità di recepimento da parte delle Regioni delle recenti “Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” (DM 10 settembre 2010). In una fase così delicata – ha concluso Lodigiani – dobbiamo poter contare su un approccio serio da parte degli Enti che garantiscano, anche a livello locale, l’ammonizzazione normativa, regole chiare e tempi autorizzativi possibilmente non biblici”

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