«Naturalmente siamo solidali con quei cittadini che hanno dovuto far fronte a seri disagi. Ma di fronte all’eccezionalità di queste pioggie e guardando sui telegiornali cosa succede in altre zone d’Italia, possiamo certamente dire che a Piacenza la situazione è sotto controllo e che il sistema ha retto piuttosto bene».
Prova a ridimensionare l’emergenza Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica, nel commentare gli effetti dei nubifragi che da domenica si sono abbattuti sulla città e sulla provincia provocando allagamenti e smottamenti un po’ ovunque. D’accordo, nulla in confronto alle catastrofi del Veneto o delle Liguria (costate la vita anche a delle persone), ma che qualcosa non sia funzionato lo testimoniano anche le svariate riunioni, non ultima quella in prefettura, che in questi giorni e fino a ieri hanno messo attorno a un tavolo le istituzioni chiamate al pronto intervento: Comune, Protezione Civile, gestore delle reti idrogeologiche e Consorzio di Bonifica.
C’è una frazione – quella Mucinasso attorniata da campi agricoli – che è stata letteralmente sommersa dall’acqua e dove i cittadini si sono affannati a chiedere l’intervento di Iren e a dare loro stessi una mano per liberare cantine e garage completamente allagati. «A Mucinasso si è verificata una situazione del tutto particolare. E’
piovuto tanto che i canali non sono riusciti a portare via l’acqua.
Dobbiamo sapere che ogni volta che si urbanizza, il terreno perde per sempre la sua capacità di assorbire l’acqua, e così si riversa nei canali. Che, però, fanno defluire l’acqua per quanto può la loro capienza, ma che in questa situazione sono risultati assai stressati.
E’ qui che entra in campo la prevenzione».