A causa dell’alluvione di questi giorni la Provincia ha stabilito di chiudere la caccia nei comuni rivieraschi del Po per due giornate: mercoledì e giovedì 3 e 4 novembre. La decisione è stata presa a seguito di sopralluoghi esperiti sul territorio e delle comunicazioni della protezione civile sulla piena. Dai dati raccolti è emerso come la golena risulti in buona parte allagata, così come i territori limitrofi all’argine maestro del Po. In questi casi la normativa prevede il divieto di caccia fino a 1000 metri dalle aree allegate. La norma, però, risulta difficilmente applicabile dai singoli cacciatori o dalle guardie che devono valutare in modo soggettivo tali distanze. Inoltre, in circostanze analoghe, si determina in genere una concentrazione di animali e cacciatori nelle aree più asciutte, con una maggior pressione venatoria sulle specie in difficoltà, oltrechè un rischio per la pubblica sicurezza. Da qui la decisione di sospendere la caccia per due giornate nei comuni più colpiti dall’allluvione, fermo restando il divieto di cacciare a distanze inferiori a 1000 metri dai campi allagati, valido nel resto della Provincia. I comuni interessati dal provvedimento sono: Castel S. Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Piacenza, Caorso, Monticelli d’Ongina, Castelvetro e Villanova sull’Arda.