Dopo il taglio del nastro, al President, del primo teatro stabile del dialetto piacentino, la Provincia ha in cantiere l'”Oscar del dialetto”. L’iniziativa è firmata dagli assessori Maurizio Parma, Massimiliano Dosi ed è stata accolta anche dalla Famiglia Piasinteina, l’associazione impegnata nella valorizzazione della cultura locale presieduta da Danilo Anelli. L’assessore Dosi da consigliere provinciale ha sempre seguito la tematica del vernacolo e oggi mette a disposizione il suo bagaglio di esperienza per la realizzazione della kermesse. Il progetto prevede un concorso “che abbia lo scopo di premiare chi mantiene in vita la nostra lingua locale”.
“Il dialetto – hanno spiegato gli assessori – porta con sé la cultura, la storia e le tradizioni del nostro territorio. E’ un patrimonio della nostra terra, la lingua che dice chi siamo e da dove veniamo e come tale va salvaguardata e mantenuta”. Proprio con questo obiettivo il teatro stabile President a breve metterà a disposizione locali per la raccolta dei copioni, un archivio per i “cartacei” delle commedie dialettali. Tra le altre esigenze emerse anche un coordinamento delle rassegne – per evitare la concomitanza o la vicinanza di eventi – e una mappa dei teatri della provincia disponibili ad accogliere le rappresentazioni.
E guai a chi dice che il teatro dialettale è riservato solo agli adulti. All’incontro di questo pomeriggio anche il 20enne Andrea Braghieri, da Pianello. Da quattro anni collabora con la compagnia locale ed è il segno, tangibile, di una passione per il vernacolo che serpeggia anche tra i giovani.
Per la compagnia filodrammatica “Il Dumascar” la scena è anche un mezzo per fare beneficenza. “Dall’89 – spiega la presidente Mara Cammi – abbiamo devoluto complessivamente quasi 200milioni di vecchie lire per opere di bene. Recentemente abbiamo scelto di inviare ad Haiti 2mila euro. Si tratta dei ricavi dei nostri spettacoli”. “Grazie alla ‘filo’ – rivela Cammi – posso dire di essermi accorta di poter esprimere sentimenti che prima non conoscevo”.