Il Comune di Ottone diventa il primo progetto pilota nell’ambito di Buy Smart. Nuovo traguardo per l’ente locale dell’alta Valtrebbia inerente la collaborazione per Enea in vista di acquisti verdi per la realtà comunale. Il Comune retto da Giovanni Piazza, in merito alle politiche di acquisto, è stato così riconosciuto come ente pilota di Buy Smart. Il 9 aprile scorso, infatti, il Consiglio comunale aveva deliberato all’unanimità l’adesione all’iniziativa comunitaria “Patto dei sindaci” e al “Protocollo di intesa per gli acquisti verdi”; attraverso questa cooperazione il Comune si impegnava da subito a superare gli obiettivi fissati per l’Unione Europea al 2020, riducendo le emissioni di anidride carbonica di oltre il 20 per cento mediante l’attuazione di un piano di azione per l’energia sostenibile e azioni di acquisti verdi. Il Comune di Ottone ha, così, deciso di partecipare al progetto Buy Smart come progetto pilota e le politiche di acquisto hanno seguito alcuni dei criteri sviluppati nel progetto. Nello specifico Ottone, che oggi conta 800 residenti, con la partecipazione al “Patto dei sindaci”, iniziativa lanciata dalla Commissione europea, si impegnava a ridurre le emissioni di anidride carbonica attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica e un minore impatto ambientale della produzione e utilizzo dell’energia, mentre aderendo al “Protocollo di intesa per gli acquisti verdi nel territorio piacentino”, protocollo di intenti per gli acquisti verdi nei comuni della provincia di Piacenza, puntava a superare l’obiettivo 20-20-20 dell’Ue nel 2020 con la realizzazione a livello locale di un piano d’azione per l’energia sostenibile e gli acquisti verdi.
In particolare la firma del protocollo è stata promossa e supportata dagli incontri che il sindaco di Ottone Giovanni Piazza ha avuto con Enea nell’ambito del progetto Buy Smart; gli enti locali che aderiscono all’intesa si impegnano a utilizzare criteri di preferibilità ambientale nell’acquisto di beni e servizi per i propri uffici, eliminare, progressivamente, l’acquisto di prodotti tossici, pericolosi o difficilmente smaltibili e quelli a elevato impatto ambientale, prediligere prodotti a più lunga durata che siano facilmente smontabili e riparabili, o prodotti ottenuti con materiali riciclati/riciclabili, recuperati o da materie prime rinnovabili, preferire prodotti a alta efficienza energetica, facilmente separabili a fine vita e che minimizzano la produzione di rifiuti, incoraggiare nelle proprie scelte di acquisto la diffusione di tecnologie a basso impatto ambientale e sistemi pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti che si basano su un analisi del loro intero ciclo di vita, introdurre, nei criteri di aggiudicazione, elementi ambientali che tengano conto dei costi sostenuti lungo l’intero ciclo di utilizzo del prodotto.