Non c’è ancora chiarezza sulla questione della riapertura della centrale nucleare di Caorso. Se da una parte l’amministratore delegato Sogin (Società di Gestione degli Impianti Nucleari) Giuseppe Nucci afferma che proseguiranno i lavori di smantellamento della centrale elettronucleare già presente sul territorio e inattiva da anni, i Verdi affermano che Caorso compare nella lista dei possibili siti che potrebbero accogliere il primo reattore italiano. Il sindaco del comune piacentino Fabio Callori sottolinea che il governo non potrà decidere autonomamente e l’ex ministro della Lega Roberto Castelli rilascia dichiarazioni sul ruolo strategico di Caorso che dotato già di impianti permetterebbe la rimessa in funzione nell’arco di soli quattro anni.
È previsto per questa mattina l’incontro tra i nuovi vertici Sogin e i sindaci del coordinamento nazionale dei Comuni con servitù nucleare, presieduto dallo stesso Callori che successivamente definirà con un dirigente del Ministero della Salute un protocollo per l’istituzione di un tavolo congiunto Governo – città per la definizione di un programma di monitoraggio sugli effetti che il nucleare sulla salute dei Comuni che ospitano sul proprio territorio impianti relativi alla passata stagione del nucleare.