Influenza: al via la campagna di vaccinazione

Prende il via la campagna di vaccinazione contro l’influenza organizzata dal Servizio sanitario regionale. È rivolta gratuitamente a specifici gruppi di persone che devono essere protette dalla malattia e dalle sue complicanze per diversi motivi: condizione o stato di salute (persone anziane, adulti e bambini con malattie croniche, donne in gravidanza); perché impegnate in attività assistenziale (operatori sanitari e assistenziali); perché adibite a servizi essenziali per la comunità (ad esempio scuola, forze dell’ordine, polizia municipale, vigili del fuoco, trasporti, poste, servizi pubblici essenziali); perché la loro attività li mette in contatto con animali (allevatori, veterinari, macellatori).

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Il vaccino utilizzato per la campagna di vaccinazione 2010-2011 protegge sia dai virus influenzali stagionali sia dal virus AH1N1, tuttora circolante, responsabile della pandemia che si è verificata nel 2009 in tante parti del mondo, Italia compresa. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha infatti definito la composizione del vaccino, che contiene anche il virus A H1N1. Tale composizione deriva dai risultati del monitoraggio dei virus influenzali circolati nella scorsa stagione invernale nell’emisfero nord del mondo e nell’ultima stagione invernale nell’emisfero sud (83 Paesi, Italia compresa).

Il periodo più opportuno per vaccinarsi va dalla metà di ottobre a tutto novembre: in questo modo sarà possibile essere protetti anche nel caso di una epidemia anticipata (come è accaduto lo scorso anno).

Le vaccinazioni sono eseguite da medici e pediatri di famiglia e dai servizi vaccinali delle Aziende Usl.

Per prevenire la diffusione dell’influenza sono anche di grande importanza semplici misure di protezione personale e di precauzione: lavarsi spesso le mani; coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e poi lavarsi le mani; soffiarsi il naso con un fazzoletto di carta monouso, gettarlo e lavarsi le mani; in caso di sintomi influenzali restare a casa e limitare i contatti con altre persone.

Informazioni sulla campagna di vaccinazione, sul vaccino utilizzato, sulle precauzioni da adottare per evitare il diffondersi dei virus possono essere richieste al numero verde del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna 800.033.033 (tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30). Se necessario, per approfondimenti, gli operatori del numero verde possono mettere in contatto con i Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl.

Per approfondire:

La vaccinazione è importante per evitare l’influenza e le sue complicanze, come focolai polmonari e scompenso delle patologie croniche, e per ridurre l’ospedalizzazione e la mortalità sia per cause respiratorie che per tutte le cause. Nell’autunno scorso in provincia di Piacenza il 74,5 per cento delle persone con più di 65 anni di età è stata vaccinata.

Il vaccino è ben tollerato, presenta minimi effetti collaterali (eventuali arrossamenti, dolori limitato, tumefazione nel punto di inoculazione, tutti sintomi risolvibili in qualche giorno) e raramente provoca febbre e reazioni allergiche. La vaccinazione si esegue in unica dose per tutte le età con esclusione dell’età infantile.

In base ai riscontri epidemiologici ed in conformità con le raccomandazioni diramate dall’Oms, il vaccino antinfluenzale è trivalente e contenente i seguenti nuovi antigeni:

– A/California/7/2009 (H1N1) cosiddetto “ceppo pandemico”

– A/ Perth/16/2009 (H3N2)

– B/ Brisbane/60/2008.

Il vaccino non contiene mercurio.

Le categorie a rischio, per cui la vaccinazione è gratuita, sono le seguenti:

– Soggetti con età uguale o superiore a 65 anni

– Bambini di età superiore a 6 mesi, ragazzi e adulti di età inferiore ai 65 anni affetti da:

malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la BPCO

malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite

diabete mellito e altre malattie metaboliche inclusi gli obesi con BMI > 30 e gravi patologie concomitanti

malattie renali con insufficienza renale

malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie

tumori

malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV

malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale

patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici

patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (per esempio malattie neuromuscolari)

– Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye, in caso di infezione influenzale

– Donne che all’inizio della stagione epidemica saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

– Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

– Medici e personale sanitario di assistenza

– Famigliari e contatti di soggetti ad alto rischio

– Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:

Forze dell’ordine, incluso la polizia municipale

Vigili del fuoco e personale della protezione civile

Personale delle poste e telecomunicazioni

Personale dei trasporti pubblici

Volontari dei servizi sanitari di emergenza

Donatori di sangue

Personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e insegnanti

Personale di assistenza in case di riposo

Personale amministrativo e tecnico dipendente del SSN e volontari ospedalieri

– Personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani :

allevatori

addetti all’attività di allevamento

addetti al trasporto di animali vivi

macellatori e vaccinatori

veterinari pubblici e libero-professionisti, guardacaccia

Gli anziani, i malati cronici e i loro familiari si dovranno rivolgere al proprio medico curante o al pediatra di famiglia.

Le donne in stato di gravidanza, le persone che esercitano le attività essenziali sopraelencate e i donatori di sangue possono rivolgersi agli ambulatori vaccinali del dipartimento di Sanità pubblica.

In fondo l’intervista audio alla Dottoressa Capra, del dipartimento di sanità pubblica di Piacenza.