I giovani imprenditori di Coldiretti Piacenza accompagnati dal delegato Jonatha Risoli, dal direttore Massimo Albano e dal Consigliere Ecclesiastico don Stefano Segalini hanno consegnato nei giorni scorsi i fondi raccolti durante gli eventi organizzati da Giovani Impresa.
“E’ un atto di amore molto significativo ha commentato Paolo Ripamonti responsabile della Casa del Fanciullo, non tanto e non solo per l’importante contributo economico, ma per il gesto che speriamo possa rappresentare un esempio virtuoso anche per gli altri enti del territorio. Voglio pertanto ringraziare Coldiretti e i suoi giovani, anche a nome di tutti i ragazzi. La Casa del Fanciullo ha proseguito Ripamonti, che vive solo di solidarietà, accoglie minori che per vari motivi non possono vivere nella loro famiglia. All’interno, della struttura inoltre c’è una scuola Primaria Paritaria frequentata da 95 alunni ed un centro educativo con 35 ragazzi”.
“I giovani imprenditori saranno i futuri dirigenti, ha commentato il direttore Albano ed è un atteggiamento di grande maturità, dimostrare attraverso un gesto concreto, solidarietà per coloro che hanno più bisogno. Coldiretti è una grande forza sociale che ha nel suo Statuto i valori della dottrina sociale cristiana; e lo si dimostra proprio attraverso questi piccoli ma significativi gesti”.
“La visita della struttura e quindi toccare con mano a cosa può servire il nostro contributo economico è stato per noi molto rilevante, ha commentato Risoli; i mille impegni di ogni giorno spesso ci distolgono dalle cose importanti e questa visita ha costituito un momento di riflessione sui valori fondamentali che devono sempre accompagnare il nostro lavoro. Vogliamo impegnarci ancora di più, affinchè questi ragazzi possano davvero sentire la vicinanza del mondo agricolo. Coldiretti, ha preseguito Risoli, ha lanciato una battaglia per la tutela dei nostri prodotti di qualità, frutto della professionalità degli imprenditori agricoli e della storia culturale di un territorio, con il progetto di governare una filiera tutta italiana. Noi giovani siamo i protagonisti di questo progetto perché ad esso è legato il futuro delle nostre aziende, ma anche dell’intero territorio”.
Molto toccante l’intervento del consigliere ecclesiastico di Coldiretti don Stefano Segalini, accolto da un grande abbraccio da parte di molti bambini dell’istituto che lui accompagna nel percorso cristiano. “I bambini ti sciolgono il cuore e noi abbiamo il dovere di farli sentire tutti uguali, anche quando sembra che la fortuna li abbia abbandonati. Dobbiamo far loro capire, proprio attraverso questi gesti, che il Signore, è vicino e dentro ad ognuno di noi e lo possono trovare anche in questo gruppo di giovani imprenditori agricoli di Coldiretti”.