Tornano le misure per combattere smog e polveri sottili, previste dall’Accordo per la qualità dell’aria firmato oggi a Bologna tra Regione, Province, Comuni capoluogo e Comuni con più di 50 mila abitanti.
Rispetto alle precedenti intese, l’Accordo 2010-2011 presenta però una novità: avrà durata biennale (varrà dunque anche per la stagione 2011-2012) e sarà una sorta di accordo “ponte” a fronte del mutato quadro di riferimento nazionale.
E’ di poche settimane fa infatti il Decreto legislativo n.155 dell’agosto 2010, con cui lo Stato italiano ha recepito la direttiva europea 2008/50/CE, e che prevede per la prima volta la possibilità di adottare misure anti smog anche a livello nazionale, agendo dunque su scala di bacino, sulle grandi infrastrutture nazionali, sull’inquinamento che proviene da fonti extraregione. Un principio questo particolarmente importante per l’Emilia-Romagna, caratterizzata da un forte traffico di attraversamento nord-sud e dalle condizioni meteo climatiche favorevoli all’accumulo di inquinanti, tipiche dell’area padana. L’auspicio è che tale principio possa tradursi finalmente nella predisposizione di quel Piano nazionale per la qualità dell’aria che da troppo tempo manca in Italia.
Il Decreto 155 avrà anche effetti in ambito regionale. Due in particolare le novità previste: un ruolo più forte della Regione, anche rispetto alla valutazione degli effetti prodotti dall’attuale sistema di pianificazione provinciale, e una più forte integrazione con le altre politiche interessate, innanzitutto trasporti, energia e agricoltura.
Come i precedenti, anche l’Accordo 2010-2011 prevede accanto a provvedimenti di limitazione della circolazione, misure a carattere strutturale per incentivare una mobilità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Le misure di limitazione del traffico previste per il 2010-2011 e per il 2011-2012: si parte l’1 novembre
Lo stop ai mezzi più inquinanti (dalle 8,30 alle 18,30 – dal lunedì al venerdì) andrà, nella stagione 2010-2011, dall’1 novembre al 31 marzo, mentre nella stagione 2011-2012 i provvedimenti partiranno dall’1 ottobre. In entrambi i casi non potranno circolare i veicoli a benzina precedenti l’euro 1, i diesel pre-euro 2, i ciclomotori e motocicli a due tempi anch’essi pre-euro 1 anche se con bollino blu, i mezzi commerciali precedenti l’euro 3 ovvero non dotati di sistemi di abbattimento del particolato.
Dal 7 gennaio 2011 al 31 marzo 2011 lo stop settimanale verrà esteso anche alle auto diesel euro 2 non dotate di sistemi di abbattimento del particolato. Questo provvedimento nella successiva stagione 2011-2012 riguarderà l’intero periodo, vale a dire dall’1 ottobre al 31 marzo.
Confermati – per entrambe le stagioni, dopo la pausa natalizia – anche i giovedì senz’auto: dal 7 gennaio 2011 e dal 7 gennaio 2012, sempre dalle 8,30 alle 18,30, dovranno rimanere in garage anche le auto benzina e diesel pre-euro 4 e i ciclomotori e motocicli pre-euro 2.
L’accordo odierno è il nono accordo promosso dalla Regione per affrontare con misure organiche su tutto il territorio regionale il problema dell’inquinamento urbano (nel 2010 le adesioni da parte dei singoli Comuni sono state 82 ) e in questi anni le misure adottate hanno contribuito a una progressiva riduzione di alcuni inquinanti.
Dal 2002 al 2010, le polveri sottili PM10 sono calate del 15% come valor medio annuale, con una riduzione del 20% degli sforamenti dei limiti giornalieri previsti dalla normativa. Nello stesso periodo sono diminuiti anche gli altri inquinanti: con riduzioni attorno all’10% per il biossido di azoto, al 50% per il benzene e del 70 % per il monossido di carbonio.
Potenziamento del trasporto pubblico, della mobilità ciclistica, interventi per l’efficienza energetica: i provvedimenti strutturali finanziati dalla Regione
Dal 2001 ammontano a oltre 610 milioni di euro le risorse che la Regione ha investito o investirà per combattere l’inquinamento urbano, movimentando investimenti per oltre 1 miliardo di euro. Ecco alcuni degli interventi principali.
Ammontano a 200 milioni di euro le risorse stanziate per rinnovare il parco autobus e che hanno permesso di acquistare 1580 nuovi mezzi ecologici, di cui 150 nel 2010. Per potenziare il trasporto ferroviario (rinnovo del materiale rotabile e delle infrastrutture) è in corso un “piano straordinario” che prevede una spesa complessiva di 400 milioni di euro, tra fondi regionali, Fas e statali. Nel triennio 2011-2013 sarà completata l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario integrato Stimer: la tessera “Mi muovo” diventerà così una vera e propria carta della mobilità che potrà essere utilizzata su bus, treni, parcheggi scambiatori, taxi, ricarica di veicoli elettrici, bike sharing, car sharing, car pooling.
Nel biennio 2008-2010 sono stati finanziati con un contributo regionale di oltre 12,7 milioni che hanno attivato risorse per circa 27 milioni di euro, 51 interventi sul territorio per migliorare l’intermodalità, aumentare le aree a traffico limitato, estendere i percorsi ciclopedonali.
Per potenziare la mobilità ciclistica in particolare è previsto anche un programma per completare e collegare tra loro gli attuali percorsi ciclabili urbani, puntando in particolare a creare piste riservate alle bici tra le città e i parchi periurbani. Altri interventi riguardano l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, mentre i Comuni capoluogo e quelli con più di 50 mila abitanti verranno dotati di bici elettriche.
Ad agosto 2010 i veicoli a benzina convertiti a gpl e metano grazie a un contributo regionale di oltre 8 milioni di euro superavano i 21 mila.
In linea con quanto previsto dal Piano energetico regionale, la Regione ha approvato un bando che finanzia 517 interventi di risparmio e di utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici pubblici, da cui ci si attende un risparmio pari a 33 mila Tep annue e una riduzione delle emissioni di circa 94 mila tonnellate di CO2 annue. Analogamente sul fronte delle imprese sono 167 gli interventi finanziati: impianti fotovoltaici, di cogenerazione, solare termico grazie ai quali sarà evitata l’emissione in atmosfera di 46 mila tonnellate di CO2 all’anno e un risparmio di energia di 20 mila tep annue. Né vanno dimenticati i 167 progetti di risparmio energetico finanziati nelle oltre 40 aree produttive ecologicamente attrezzate (con una riduzione di combustibili fossili pari a 42 mila tep annue e di emissioni per 98 mila tonnellate di CO2).