“L’ampliamento delle dimensioni aziendali costituisce uno dei principali obiettivi per far recuperare competitività al sistema agricolo nazionale – spiega Luigi Sidoli direttore di Confagricoltura Piacenza – nei 61 punti che Confagricoltura ha presentato al Governo per innovare e semplificare la normativa del settore primario l’attenzione al tema del riordino fondiario, cui la dimensione delle aziende è naturalmente legata, è approfondito in più passaggi e sotto più punti di vista. In particolar modo – sottolinea Sidoli – l’alienazione in favore di aziende agricole di fondi rustici dello stato e di enti pubblici nazionali e regionali consentirebbe di potenziare le imprese ed al contempo valorizzare il patrimonio pubblico” . La legislazione vigente già prevede la possibilità di concedere
in locazione beni agricoli a favore di giovani agricoltori (articolo-4 quinquies della legge n. 102 del 2009 di conversione del decreto-legge n. 78 del 1° luglio 2009), ma l’Associazione degli imprenditori agricoli propone di estendere la portata di tale norma, peraltro non ancora attuata nonostante siano decorsi i termini originariamente previsti. “Proponiamo – prosegue Sidoli – la possibilità non solo di cedere in affitto ma anche di alienare in via definitiva i beni agricoli in questione mediante trattativa privata a seguito di invito pubblico estendendo, inoltre, la categoria dei potenziali cessionari dai soli “giovani agricoltori” a tutti gli imprenditori agricoli.” Il coinvolgimento delle organizzazioni agricole – fa sapere Confagricoltura – sarebbe auspicabile nella fase di individuazione e di cessione dei beni stessi e l’applicazione ai casi di alienazione dei beni agricoli dovrebbe poter godere delle agevolazioni di imposta già applicabili sino alla fine del 2010 alle cessioni di terreni e relative pertinenze a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (agevolazioni “piccola proprietà contadina”). ” Il tema porta a quello, molto articolato, della normativa sulle agevolazioni tributarie per le società agricole – sottolinea Sidoli – se vogliamo che il settore primario guardi effettivamente al futuro dobbiamo consentire a chi fa impresa di non essere sepolto sotto il peso enorme del fisco”. Confagricoltura propone, in merito, l’armonizzazione delle norme che regolano la concessione ed il mantenimento delle agevolazioni tributarie nel settore dell’imposizione indiretta (trasferimenti dei terreni nell’ambito della piccola proprietà coltivatrice e del compendio unico) e dell’ICI, nei confronti delle società agricole. “In tema di riordino fondiario – conclude Sidoli – non si può infine tralasciare un intervento a costo zero che recepisca, nell’istituto della prelazione, la figura dell’Imprenditore Agricolo Professionale equiparandola, come la ratio della norma vorrebbe, al coltivatore diretto”