Il territorio piacentino protagonista a\”Occhio alla spesa\” su Rai 1

Il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi in diretta domani alle 10.55 su Rai 1

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Il pomodoro e il territorio piacentino ancora protagonisti di una trasmissione televisiva nazionale, un’altra ghiotta opportunità per “comunicare” le “gemme” della nostra Provincia che, tra poche, ha la possibilità di porre in vetrina una gamma così diversificata di prodotti di qualità. Il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, illustrerà il nostro “oro rosso”, con tutte le difficoltà che sta vivendo questa importante coltura, nella trasmissione “Occhio alla spesa”, domani alle ore 10.55 su Rai1.

“Quest’anno si stima che arriveranno in Italia 100 milioni di chili di concentrato dalla Cina mentre il pomodoro nelle campagne del meridione viene pagato ai coltivatori fino al 29 per cento in meno rispetto allo scorso anno, per colpa di operatori senza scrupoli che, sottolinea Bisi, approfittano del proprio potere contrattuale per sottopagare il raccolto, altrimenti destinato a marcire nei campi.

Nel nord Italia, in particolare nel Distretto del pomodoro, invece, grazie all’impegno degli “attori” seri, abbiamo adottato regole rigorose per la trasparenza e la tracciabilità di ogni singolo passaggio; all’interno dello stesso Distretto, si è svolto un intenso lavoro per agevolare il passaggio del sistema-pomodoro alla nuova Ocm, attraverso due punti fondamentali: l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta e un apparato di regole chiare, certe e condivise che possano consolidare ed aiutare il sistema, diminuendo nel contempo la burocrazia. Per questo non possiamo accettare che il prodotto italiano venga “inquinato” a causa di importazioni incontrollate dall’estero e dal comportamento poco serio di industriali che cercano solo di speculare sul nostro lavoro.”

“Quando parliamo di pomodoro, prosegue il presidente, è importante sottolineare che non ci si riferisce solo ad un settore agricolo, ma ad un comparto che interessa un’intera filiera ed un notevole indotto anche in termini di posti di lavoro. La soluzione coinvolge due aspetti fondamentali: l’introduzione dell’etichettatura obbligatoria per tutti i trasformati del pomodoro e una filiera del “rosso” tutta italiana e tutta agricola”.

“Questi saranno alcuni punti, conclude Bisi, che cercherò di illustrare domani a Occhio alla spesa, senza dimenticare l’aspetto etico che sta dietro ogni passaggio della filiera e a cui, come Organizzazione, siamo particolarmente attenti”.