Uno studio agile di 36 pagine, una sorta di “controprogetto” con il contributo di quasi venti docenti universitari ed esperti, provenienti dal territorio e da 13 università italiane. E’ il dossier dedicato a un’analisi critica interdisciplinare del progetto noto come “Terzo ponte”, che gli amici della “Grande Quercia” offrono al territorio, all’opinione pubblica e agli amministratori locali.
L’idea del documento nasce qualche mese fa dopo aver raccolto l’appello di questo meraviglioso testimone della storia e dell’identità della Pianura Padana ed è il frutto del dialogo continuo attivato tra gli amici della Grande Quercia e numerosi esperti, partendo da un’idea di futuro in cui l’ambiente è la base stessa del benessere e utilizzando un approccio sistemico, inquadrando il tema del Terzo ponte all’interno di una visione integrata in cui gli aspetti ambientali sono strettamente connessi con quelli economici, sociali, urbanistici e culturali.
Architetti, ecologi, urbanisti, filosofi, botanici, comunicatori, medici, sociologi, tra cui Edoardo Salzano, uno degli urbanisti più apprezzati in Italia, Pierluigi Viaroli, grande esperto del Grande Fiume e Presidente della società Italiana di Ecologia, e Ervin Laszlo, uno dei massimi pensatori sistemici viventi: il documento, scritto in modo divulgativo, trae ispirazione e raccoglie i contributi di diverse discipline, pur partendo da una base urbanistico-territoriale.
Ne esce una bocciatura senza appello per il progetto, giudicato totalmente in contraddizione con i criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che devono caratterizzare un futuro degno di questo nome.
L’obiettivo del lavoro non è semplicemente quello di demolire il progetto, bensì di sottolinearne le evidenti e clamorose lacune di approccio, di analisi e di soluzione ai reali problemi, per poi proporre soluzioni alternative serie, molto meno impattanti e decisamente meno costose.
Il dossier è un appello all’intelligenza del cuore e della mente di coloro che dovranno decidere il futuro di questo territorio, affinché siano persone libere di immaginare e progettare un futuro migliore, in armonia con l’ambiente e condiviso con le proprie comunità locali.
L’intero documento è scaricabile dal sito www.terzoponte.com.