Più facile la scelta, più garanzie sul prodotto. E’ un cambiamento epocale quello introdotto dal nuovo disciplinare dei vini con Denominazione di origine controllata, che introduce le nuove Doc Gutturnio e Ortrugo (diventato così unico vitigno autoctono in Italia ad essere assurto al ruolo di “Denominazione”), che si andranno ad affiancare a quella dei Colli piacentini. Tre le Indicazioni geografiche tipiche: Valtidone, Terre di Veleia ed Emilia (che abbraccia il territorio tra Piacenza e Ferrara). Interessate dal cambiamento oltre 1.200 aziende piacentine per un quantitativo di uve pari a 320mila quintali annui (dato vendemmia 2009). Domani, mercoledì 15 settembre, alle 10 la sala Bertonazzi del palazzo dell’Agricoltura ospiterà un’assemblea in plenaria (con tutta la filiera vitivinicola) per un quadro dettagliato di tutti i cambiamenti. L’incontro è aperto ai soggetti coinvolti: produttori, liberi professionisti, tecnici, associazioni di riferimento. E questa mattina in sala Garibaldi 2 della Provincia la novità è stata illustrata dall’assessore all’agricoltura Filippo Pozzi e dai vertici del consorzio dei vini Doc dei colli piacentini.
“Abbiamo anticipato il lavoro della commissione europea. L’iniziativa è partita da noi diversi anni fa – hanno spiegato Mario Chiesa ed Enrico Ceruti, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio –. La proposta è stata elaborata con un grande sforzo congiunto condotto insieme alla Provincia e a: Università cattolica, Coldiretti, Unione agricoltori, Cia, tecnici, enologi, esperti di marketing e di comunicazione. L’eccellente lavoro messo in campo è stato presentato prima del 31 luglio del 2009, data ultima prima dell’attivazione delle procedure europee per il riconoscimento delle Doc, che avrebbe comportato maggiori tempi, oneri e ritardi certi nell’approvazione dei disciplinari. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale risale al 4-5 e 6 agosto e i nuovi disciplinari sono operativi da questa vendemmia. Si è trovato il modus operandi a livello consortile e di sinergie per fare in modo di attivare una procedura che permetterà di iscrivere i vigneti interessati ai nuovi albi senza alcun costo a carico della produzione. Oltre a un ringraziamento ai soggetti direttamente coinvolti, un pensiero e un grazie va anche a chi ha lavorato con competenza dietro le quinte per raggiungere un risultato importante”.
Quali gli effetti per il consumatore finale? “Più semplice la scelta. Le tipologie di Gutturnio passano da 10 a 5. Diventa così più chiaro inquadrare il prodotto. Il tutto avvantaggia anche la comunicazione, la semplificazione aiuta sempre”.
“E’ il primo passo verso una migliore definizione dell’offerta – ha precisato l’assessore provinciale Pozzi – che va nella direzione di una sempre maggiore qualificazione e caratterizzazione dei nostri vini. Il sistema Piacenza, su spinta del Consorzio, ha ottenuto un grande risultato. I nuovi disciplinari avvantaggiano produttori e consumatori e consentono di legare i nostri vini al loro nome storico. Con orgoglio vantiamo la prima Doc autoctona d’Italia, l’Ortrugo. In questa fase, per alleggerire le procedure abbiamo messo a disposizione i nostri uffici, che affiancheranno le oltre 1.200 aziende interessate nel passaggio ai nuovi disciplinari. I nuovi adempimenti effettuati dalla Provincia non avranno nessun costo per le aziende. In una fase delicata come quella della vendemmia stiamo facendo il possibile per aiutare i nostri produttori nel passaggio al nuovo schedario. “.
“Grazie alla disponibilità della Provincia è stato risolto il problema della gestione amministrativa – ha precisato Sonia Quagliaroli, funzionario settore vitivinicoltura di via Garibaldi – lasciando alle aziende la possibilità di vinificare come già programmato, senza ulteriori oneri e cambiamenti in corso di vendemmia”.