Expo Shanghai 2010, presentata la digitalizzazione degli atti e delle decisioni di tutti i Concili di tutte le chiese di tutti i tempi: è un progetto della Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Alla Fudan University interventi di Romano Prodi, Vasco Errani e Alberto Melloni. Il presidente Errani: “Solo confrontando le culture si può pensare ad una globalizzazione equilibrata”.
La cultura, e il confronto tra culture, come fattore centrale per rafforzare e ampliare le relazioni tra l’Italia e la Cina. È da questi pressuposti che, in occasione dell’Expo di Shanghai 2010, è stato presentato, presso la Fudan University, il progetto ‘Mansi3-@mplissima’, una banca dati digitalizzata con gli atti e le decisioni dei concili di tutte le Chiese cristiane di tutti i tempi. All’iniziativa – realizzata dalla Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna – sono interventuti Romano Prodi, Vasco Errani e Alberto Melloni.
“Si tratta di un progetto di grandissimo spessore. Sono convinto – ha sottolineato il presidented ella Regione Emilia-Romagna Vasco Errani – che occorra lavorare su un confronto di idee, di riferimenti sociali, filosofici, religiosi in un mondo che cambia. Senza questa capacità di confrontare, dal punto di vista cultura, pensieri e riferimenti è difficile pensare ad una globalizzazione equilibrata. Questo progetto porta nel mondo punti di vista di studio e di riflessione che sono fondamentali per guardare e costruire il futuro”.
Sul progetto presentato alla Fudan University, Romano Prodi – che dal marzo scorso insegna alla prestigiosa China Europe International Business School (Ceibs) , prima business school della Cina e ottava nel mondo – ha aggiunto che: “quando si hanno rapporto fra due Paesi o tra due civiltà addirittura, come in questo caso, non possiamo limitarci – ha aggiunto Romano Prodi – ai rapporti di affari o ai rapporti politici. Occorre una profonda conoscenza culturale e ancor più la conoscenza dei fatti religiosi. La presentazione di questo documento è un contributo alla comprensione profonda. Con la Cina se non ci si comprende profondamente, anche dal punto di vista culturale, non si riescono nemmeno a fare gli affari di lungo periodo”.
Per il direttore scientifico della Fondazione per le Scienze Religiose, Alberto Melloni: “questo progetto, che è iniziato nel 2001-2002 con il professor Alberigo e l’abbiamo realizzato alla Fudan University che è una delle più grandi università dell’Asia, perché ci sembrava un contesto accademico adeguato per dare risalto a questa impresa che la Regione sostiene con grande impegno da alcuni anni. All’inizio del secolo scorso un grande delegato apostolico in Cina, monsignor Celso Costantini che era anche un amico personale di Papa Giovanni XXIII, fece un Concilio cinese. Esattamente con l’idea – secondo me semplice, giusta e insieme geniale – che questo grande strumento della tradizione cristiana fosse utile per dare a questa Chiesa una sua identità, una sua fisionomia, al tempo stesso nella comunione con le altre Chiese. I Concili sono questo, sono occasioni di incontro, di riforma e di grazia. Quindi studiarli vuol dire in qualche modo prepararne la perenne giovinezza”.
La Fondazione Giovanni XXIII ha anche, successivamente, presentato la prima traduzione in cinese mandarino del “De hominis dignitate” di Giovanni Pico della Mirandola, un testo considerato il manifesto dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Oggi all’Expo di Shanghai anche la cerimonia di inaugurazione della videoinstallazione realizzata da Gianluca Cingolani sull’origine dello studio del diritto all’Università di Bologna. “Fragmento 12 Lucerna Iuris” realizzata in collaborazione con l’Università di Bologna, Facoltà di Giurisprudenza. A concludere la giornata, presso il Shanghai Oriental Art Center, il concerto del Maestro Andrea Griminelli.