In questi giorni Iren Emilia (già Enìa) ha ripreso l’emissione delle fatture relative al Servizio di igiene ambientale nel territorio della provincia di Piacenza, a seguito dei chiarimenti normativi di recente intervenuti.
La scelta di sospendere la fatturazione, da oltre un anno, era stata responsabilmente assunta dall’Azienda a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.238 del 24 luglio 2009 che aveva affermato la natura tributaria della Tariffa, con la conseguente non applicabilità dell’IVA, generando una situazione di incertezza normativa su cui sono intervenute numerose prese di posizione, interrogazioni parlamentari ed interventi di vario tipo per sollecitare una risoluzione della questione a livello parlamentare .
Il chiarimento normativo, che consente ad IREN Emilia la ripresa della fatturazione, è avvenuto grazie al D.L. 78 del 31 maggio 2010, convertito in Legge n. 122 del 30 luglio 2010, che ha precisato che la Tariffa, prevista dal Decreto Legislativo n. 152/2006, non ha natura tributaria, per cui ai corrispettivi del servizio deve essere applicata l’IVA di legge.
Considerata la deliberazione dei Comuni interessati che hanno proceduto all’adozione della cosiddetta Tariffa Integrata Ambientale prevista dal Decreto Legislativo n. 152/2006, IREN Emilia ha quindi ripreso in questi giorni la fatturazione del servizio ambientale per l’anno in corso e nonostante il ritardo sul piano di fatturazione dovuto al quadro normativo incerto, le competenze per l’anno 2010 sono comunque state suddivise su due rate: una emissione in questo periodo e la seconda emessa nel periodo novembre-dicembre.
Il nuovo quadro normativo, che ribadisce il carattere tariffario e non tributario della Tariffa, consente alle utenze domestiche di evitare l’aggravio derivante dall’applicazione dell’Addizionale Provinciale sull’intero importo (comprensivo di IVA) anziché sul solo imponibile e permette alle imprese di continuare a detrarre l’IVA, evitando un costo aggiuntivo del 10%.
Inoltre la nuova disciplina evita l’applicazione di procedure più rigide e burocratiche, quali ad esempio l’applicazione di sanzioni tipiche dei tributi, che avrebbero prodotto conseguenze negative per l’utenza.